Pensi di ascoltare l'ennesimo scempio black-metal anni '80, invece ti trovi di fronte un prodotto di discreta fattura.

 Il futuro della musica estrema probabilmente vedrà suoni sempre più industriali e ‘modernisti’, ma prodotti come questo costituiranno un'influenza rilevante.

L’EP "Infernal Hordes Of The Ancient Times" dei Sarcophagus si configura come un omaggio autentico al black metal grezzo degli anni '80, con sonorità volutamente datate e atmosfere sinfoniche. La tecnica della band è discreta, nonostante alcune imprecisioni, mentre la composizione risulta spesso stereotipata e monotona. Il disco può appassionare chi apprezza la corrente più classica e underground del black metal, ma risulterà meno originale per gli ascoltatori esperti. Un lavoro che mantiene il sapore d’epoca, con qualche momento di particolare interesse. Scopri l’autentico black metal anni ‘80 con Sarcophagus, ascolta l’EP e immergiti nelle atmosfere oscure vintage.

 "Difficilissimo descrivere ogni minimo dettaglio, perché si perde nel caotico susseguirsi di note, accompagnate da urla isteriche, distorsioni disumane, suoni elettronici."

 "È questa forse l'essenza dell'indescrivibile 'Regalos de Mota', un autentico caos delirante che defluisce in circa 32 minuti di rabbia asincrona."

La recensione analizza l'album 'Conforming To Abnormality' di Cephalic Carnage evidenziandone la complessità tecnica e l'estrema fusione di stili musicali. Il disco è caratterizzato da un caos sonoro controllato tra grind-core, death metal e fusion, con testi profondi e attuali. Nonostante la difficoltà d'ascolto e l'assenza di melodie tradizionali, l'album risulta un'espressione intensa di ribellione e modernità. Scopri l’intensità e il caos creativo di Cephalic Carnage, un capolavoro per gli amanti del metal estremo!

 Lavori del genere, oltre ad essere originali, danno l’idea di quanti artisti semi-ignoti esistano su questo pianeta.

 Potrebbe essere gradevole da vedere dal vivo, ma si tratta "solo" di un buon esercizio di stile, certo non banale nella concezione e sviluppo.

Scott Lavender propone un album di cover al pianoforte dei brani più celebri degli Iron Maiden, con scelte interessanti ma risultati alterni. Alcuni pezzi risaltano per estro e ritmo, altri risultano leziosi e poco personali. Pur originale nel concept, il disco si percepisce più come un esercizio di stile che una vera innovazione musicale. Scopri l’inedito piano tribute agli Iron Maiden, ascolta ora l’album di Scott Lavender!

 "Una band che non conoscevo affatto e che consiglio vivamente di procurarsi."

 "Il disco richiede ripetuti ascolti, dopo i quali potrebbe piacere a molte persone, dal fan di Malmsteen al 'deathster' incallito."

La recensione analizza 'Dances of Death' dei Mekong Delta, un album che unisce thrash metal teutonico e musica classica con arrangiamenti precisi e passaggi progressivi. Pur criticando la lunghezza eccessiva di alcune tracce, l'autore ne apprezza l'originalità e l'efficacia musicale, consigliandone l'ascolto ripetuto a fan di diversi sottogeneri metal. Scopri l'unione unica tra thrash e classica con Mekong Delta, ascolta subito l'album!

 I Manowar non propongono quasi mai qualcosa di innovativo, rischiano di risultare la caricatura di se stessi.

 "Hatred" sembra candidarsi ad essere il peggior brano della storia dei Manowar, ma tutto sommato è godibile.

La recensione di Into Glory Ride evidenzia un album non particolarmente innovativo, con alcune tracce valide ma spesso disorganico. Le performance vocali e di basso sono notevoli, mentre riffing e batteria risultano ripetitivi. Non il disco ideale per iniziare ad ascoltare i Manowar, ma interessante per i fan del metal epico. Scopri i dettagli di Into Glory Ride e giudica con le tue orecchie!

 Bartoccetti riesce ad inventare un sound malato, decadente ed oscuro, assolutamente in anticipo rispetto a chiunque altro.

 Uniche pecche... il fatto che per divertirsi il nostro abbia in seguito realizzato techno, cosa peraltro mai rinnegata.

La recensione celebra Jacula e il loro album 'In Cauda Semper Stat Venenum' come un capolavoro oscuro e innovativo del progressive rock italiano del 1969. Nonostante fosse ignorato e criticato all’epoca, questo disco si distingue per l’uso magistrale dell’organo, le atmosfere gotiche e l’approccio alternativo alle tematiche occulte. Viene consigliato agli appassionati di musica underground e dark-gothic, nonostante alcune scelte sperimentali possano risultare difficili all’ascolto. Ascolta subito questo capolavoro oscuro e scopri un lato unico del progressive italiano!

 Non sono gli strumenti a fare la musica, ma chi li suona: mai affermazione fu più adatta a questo singolarissimo caso.

 Il suono del Theremin è assimilabile ad un intenso violino, che a tratti riesce a modulare addirittura una voce umana.

La recensione esalta la maestria di Clara Rockmore nel suonare il Theremin, strumento elettronico unico, interpretando capolavori classici come Tchaikovsky e Stravinsky. Pur segnalandone la qualità di registrazione vintage e una certa monotonia iniziale, il disco affascina per sonorità inedite e l'innovazione tecnica offerta dall'artista. L'opera è consigliata soprattutto agli amanti della musica classica aperti a sperimentazioni sonore rare e suggestive. Ascolta ora l'incanto unico del Theremin con Clara Rockmore!

 Gli Enslaved hanno osato, hanno saputo proporre gli stilemi del genere in modo forse non originalissimo, ma con naturalezza.

 Monumension è un gran disco, di quelli da riscoprire.

Monumension degli Enslaved è un album poliedrico che fonde viking metal, death e atmosfere psichedeliche sorprendendo ad ogni traccia. La band dimostra coraggio nel distaccarsi dal black metal tradizionale, affrontando critiche ingiuste per la loro evoluzione. Alcuni passaggi risultano poco originali, ma la produzione e l'integrazione di elementi innovativi rendono il disco un lavoro importante nel panorama metal del 2006. Ascolta ora Monumension e scopri l’evoluzione audace degli Enslaved!

 Il risultato è un disco semplicemente indimenticabile.

 Stiamo parlando della band black-metal probabilmente tra le più evocative ed atmosferiche, capaci di coniugare alle classiche sfuriate in doppia cassa un clima sonoro altamente suggestivo.

La recensione celebra 'Sons Of Northern Darkness' degli Immortal come un capolavoro del black metal, caratterizzato da una produzione perfetta e da un'atmosfera gelida. Vengono evidenziati i riff taglienti, la voce unica di Abbath e i testi evocativi di Demonaz. Il disco rappresenta un'evoluzione stilistica per la band e conferma la sua capacità di creare un sound suggestivo e potente, nonostante lo scioglimento del gruppo. Ascolta subito 'Sons Of Northern Darkness' per immergerti nell'atmosfera gelida degli Immortal!

 Scrivere una recensione di un disco dei Deicide significa fare i conti con almeno due tipi di fan...

 Non possiamo fare a meno di apprezzare il macello sonoro di 'Sacrificial Suicide', probabilmente uno dei migliori brani death metal di tutti i tempi.

La recensione esplora le primissime demo di Deicide, pubblicate come 'Amon/Feasting the Beast', evidenziando la brutalità sonora e l'impatto innovativo nel death metal. Pur criticando le tematiche monotematiche e l'atteggiamento di Glen Benton, sottolinea la forza e l'originalità dei riff e dei brani storici come 'Sacrificial Suicide'. Una raccolta imperdibile per veri appassionati disposti ad accettare la natura grezza e provocatoria di queste registrazioni. Ascolta ora le demo originali di Deicide e scopri la nascita del death metal!

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