In tempi dove Marco Carta è considerato un simbolo di ribellione per migliaia di ragazzi, dove il tour di Giusy Ferreri è il più atteso del 2009, e dove a volte ti appenderesti volentieri una corda al collo, ogni tanto fa bene farsi una bella iniezione di Rock n' Roll.

Bene, questo doppio live degli AC/DC è un ottimo rimedio sano (ed effettivamente anche economico) contro la crisi.

Dopo 14 anni dal precedente "If You Want Blood (You've Got It)", nel 1992 la band di Angus Young torna a pubblicare un album dal vivo. Le registrazioni provengono dal mastodontico "The Razor's Edge Tour", che ha toccato, pensate, un totale di 21 paesi per un numero di 153 concerti.

Ruvidi e travolgenti come al solito, gli AC/DC non nascondono anche questa volta di divertirsi e di divertire tantissimo durante le loro incredibili esibizioni. Manifesto questo, forse uno degli ultimi, di come si faccia davvero Musica rock dal vivo. Per chi non sapesse di ascoltare un concerto, potrebbe sembrare quasi di trovarsi ad una partita di calcio, magari in uno di quei giganteschi stadi di Barcellona o Rio de Janeiro. La musica è ancora spenta, ma il pubblico caldissimo canta già i suoi cori, e inneggia all'idolo Angus pronto a scendere in campo con la sua Gibson. Ed ecco il fischio di inizio: i piatti percossi veloci e leggeri, e il tremendo riff di "Thunderstruck" che apre l'evento. "Thunder!", "Thunder!". Il delirio della folla è totale e accompagnerà ogni pezzo dall'inizio alla fine. Si continua poi con "Shoot to Thrill", e poi "Back in Black", "Hell's Bells", "Highway to Hell", "TNT" e tanti altri pezzi che hanno fatto la storia della band australiana. Inutile quanto riduttivo sarebbe tentare di descrivere il resto; la musica non cambia (non è mai cambiata?). L'unico cosa che rimane da dire è: accattatevelo!

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