volevo proporre l ascolto o il ri-ascolto di questo immenso album (e figlio unico)di un sorrenti ancora non contaminato da disco droghe e soldi,forse l unico disco di prog con spiccate influenze psichedeliche fatto in italia ,e forse in europa,il lavoro si apre con la title track dalla DURATA di circa 21 min,ma alla fine la si rimette da capo un vero turbillion di atmosfere e suoni ineguagliati dal nostro in futuro,carichi di tensioni e melodia con l'apice negli ultimi 5 min.....e cosa non di poco conto il violino di j.luc ponty a colorare il tutto,il secondo lato si apre con la intimista "vorrei incontrarti"delicata e profonda quanto basta forse il testo ad oggi potrebbe destare quaLCHE PERPLESSITà dato che è figlio del periodo,ma sono dettagli che non cambiano il valore complessivo del brano che è e resta un vero inno all'amore ,seguono poi i restanti un fiume tranquillo e la mia mente con quest ultima a fare da pezzo"debole" ma che resta comunque godibile e di buona fattura,in seguito sorrenti farà ancora un lp sulla falsariga di aria ma con esiti non di qesto livello pur essendo buono e un terzo in cui l unico colpo di genio fu la lettura personalissima e pregevole del classico dicitencello vuje del repertorio classico della tradizione napoletana.....mi scuso per non aver ppotuto inserire la foto della cover ne una traccia audio ....sono alle primissime armi ,e pure con cartucce bagnate!

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