Uno dei più brutti e costosi film della storia del Cinema, questo è in sintesi, dono che manca al prolisso Cameron. Nessuno, o pochi i critici europei pedissequi di Hollywood -Usa, che senza essere antiamericani, si degni di stroncare definitivamente queste bambocciate su computer graphics come non cinema, o meglio come morte del cinema stesso.

Un enorme blob accozzaglia di orpellame, effetti speciali, ibridazioni, realtà virtuali che c'è da fare indigestione. Poi, noblesse oblige, citazioni o scopiazzature: c'è l'occhio in apertura preso da "Lost", la Weaver prestata da Alien, il robot gigantesco mezzo umano ed è "Yattaman", o "Goldrake" addirittura, Michelle Rodriguez aka Ana Lucia ed è "Lost Another Time". Un branco di lucertoloni ed è "Jurassic Park" o "Godzilla". C'è Giovanni Ribisi ed è "Phoebe Buffet". Poi elicotteri ed aerei che va dalla parte destra dello schermo ed è "Apocalipse Now" e anche "Apocalipse Now Redux". L'eroe si infiltra da infiltrato ed è Cavallo di Troia-"Troy". Ci sono due che fanno l'amore in mezzo alle lucciole ed è "Lady Oscar". La popolazione di indigeni lucertoloni blu si mette a pregare inchinandosi ad un albero -!- ed è "Re Leone". I lucertoloni si mettono a fare strana danza ed è "All Blacks"; i lucertoloni sono tutti blu e hanno capo anziano ed è Barbapapà o i Puffi . L'Eroe viene schifato ma poi viene accolto come un Dio ed è Gesù Cristo. L'Eroe incita lucertoloni alla rivolta con grande profitto ed è "Braveheart".

Signori, 15 anni sono giustificabili per questo film in supposti 3D ? O Cameron è molto lento o ha avuto problemi finanziari per partorire l'americanata annuale. Basta, qualcuno dica basta a questi cinepanettoni sci-fi. E' dal dopo guerra che il mondo ne è martirizzato. Stuoli di bambini sono stati rincretiniti da "Star Wars" e amenità varie. Gli effetti speciali, è vero, sono molto curati e con milioni di dettagli, ma niente di particolare dal punto di vista qualitativo..

Ma se un programmatore di videogiochi oggi riesce a dare un prodotto qualitativamente migliore e in minor tempo, forse è arrivato il momento di scritturare i programmatori di videogiochi come registi.

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