Il portatore di luce fu così scaraventato sulla terra, cacciato via dal paradiso.

Layne urla: "Into the flood again, same old trip it was back then. So I made a big mistake trying too see it once my way".

Ha tentato di vedere il mondo a modo suo, ma ha commesso un grave errore. Come fosse quel demone, un tempo arcangelo, incastrato nelle profondità della terra.

Nichilista ed impotente. Flagello di te stesso. Senti le occasioni perse e i sensi di colpa urtare il tuo animo come il veleno i tuoi sensi, come una campana presa a pugni.

E lo avverti con la domanda ultima e fatidica: "Have I run too far to get home, have I gone and left you here alone?".

Jerry Cantrell la scrisse per Andrew Wood, morto di overdose tempo prima, e la sorte e gli aghi spinsero il frontman Layne Staley a gettarsi dallo stesso burrone. Venne anche inclusa nella colonna sonora di Singles assieme a pezzi di Pearl Jam e Soundgarden (secondo il parere di chi scrive, col film in questione il pezzo c'entra poco o nulla) e divenne anche l'inno distruttivo degli Alice, il loro marchio di fabbrica.

Marchio è un termine che calza a pennello alla canzone e agli eventi che caratterizzarono la storia della band. Lo stesso marchio che Layne esattamente dieci anni dopo strapperà dal suo corpo. Non era un eroe né un martire. Solo un povero ragazzo lasciato in balia di se stesso e in pasto alla sua depressione.

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