"...perchè la morte non è solo che l'inizio di un'altra bellissima vita. Il problema è che non sappiamo ancora cos'è e le cose che non conosciamo ci fanno un sacco paura"

Alice S. (V elementare)

Capita ogni tanto di imbattersi in qualcosa di inaspettato e al di fuori dalla nostra "portata" che ci scuote e che entra prepotentemente nei nostri pensieri, spesso creando dei corto circuiti emozionali difficili da dimenticare.

A me è capitato con questo libro "Il libro di Alice"(Rizzoli) scritto da Alice Sturiale, una bambina paralizzata negli arti inferiori ed affetta da una grave malattia generativa. Una malattia che le impediva sì di camminare ma non di vivere con intensità e gioia i suoi affetti e le sue emozioni.

Nel gioco, a scuola, con gli amichetti, tra gli scout... questa ragazzina di 12 anni immette una spensieratezza e una "libertà di pensiero" davvero invidiabile, scrivendo una sorta di diario fantastico zeppo di poesie, racconti, pensieri e riflessioni fin troppo profonde per una ragazzina della sua età. Pensieri e parole volte alla bellezza delle cose e alla forza d'animo che la spinge, a 9 anni, a scrivere: "I miei occhi sono azzurri perchè fin da piccola hanno divorato tutto il cielo".

Un libro a tratti divertente, sorretto da un velo di malinconia latente e sempre presente. Alice, infatti, se ne andrà nel febbraio del 1998 all'età di 12 anni e con questo suo libro, ci ha lasciato una bella testimonianza di "cosa vuol dire saper vivere". Alla faccia di tutti "noi", adulti e vaccinati, che ci lamentiamo sempre di mille cose che il più delle volte si rivelano sciocchezze.

PS: Questo libro lo dedico a Jamina. Una ragazza di qualche anno più giovane di me con cui chatto da tempo, che ha un grossissimo problema di salute che la porta da anni a "sopravvivere quasi immobile" perennemente sul filo tra la vita e la morte. Un abbraccio forte a te :-)

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