Il 30 Aprile 2010 esce "Tempesta di Fiori", il nuovo attesissimo album di Andrea Chimenti, nome storico per il panorama musicale italiano. Un album, questo, che arriva dopo un'intensa attività live, a circa 5 anni di distanza dal precedente capolavoro "Vietato morire" in cui Andrea, complice una piccola casa in campagna come studio di registrazione, era riuscito a regalarci, in sole undici tracce, l'intensità e la particolarità di due elementi contrastanti: da un lato, la solitudine di uomo alla ricerca di se stesso, bisognoso di silenzi, quasi intrappolato nella propria fragilità interiore, dall'altra invece una fievole e luminosa speranza, quasi un invito a non lasciarsi andare di fronte alle avversità e ai bocconi amari che la vita, giorno dopo giorno, non smette di riservarci. 

Speranza. Rinascita. Cambiamento. Questi, invece, i temi portanti del nuovo lavoro di Chimenti, segni non solo di una metamorfosi professionale, ma anche e soprattutto personale, dove il cambiamento è visto come una tempesta che non annienta, non logora, non distrugge, ma molto più semplicemente, apre nuovi spiragli verso gli aspetti positivi ed inaspettati della vita, come l'arrivo di un nuovo amore, capace di riportare il sereno proprio quando tutto sembra non avere un senso, non avere forma. Andrea quindi canta l'amore, in tutte le sue sfaccettature: l'amore percepito come un'ancora di salvezza in "Qualcosa cambierà", una splendida ballata dove la voce profonda e poetica del cantautore rimanda alle pagine più toccanti del Paolo Benvegnù solista; l'amore come assuefazione, bisogno, una folle rincorsa in mezzo al dolore, nella sinuosa "Sangue", con la quale Chimenti raggiunge l'apice compositivo del disco grazie ad un irresistibile assolo di sax ed un ritornello travolgente ("stringimi forte/ ad ogni respiro/ una foglia che cade/ ad ogni respiro/ mi farai male/ io ti darò sangue/ che tutta la neve/ può colorare").

Possiamo ritrovare altre suggestive interpretazioni di Andrea in "Tempesta di fiori", il brano che dà il titolo all'album, ed in "Il cielo si avvicina" che vede la partecipazione di Valentina Cidda, la quale con estrema eleganza ammorbidisce le armonie già di per se' fresche ed incisive. La chiusura dell'album è affidata, di certo non casualmente, all'affascinante "Lezioni di volo", il racconto di un viaggio a bordo di un dirigibile munito di eliche, con l'unico obiettivo di scappare, lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare con determinazione una nuova vita, facendo però tesoro della esperienze vissute. Una riuscitissima riflessione tra sogni, fughe e follie.

In definitiva, "Tempesta di fiori" è una speciale raccolta di dodici, ispiratissime canzoni grazie alla quale la nostra musica d'autore si arricchisce di una pagina straordinariamente significativa.

"Il disco è semplicemente questo, la mia tempesta, quella di molti, di chi decide di "indossare un vestito del colore dei propri occhi", tagliando i ponti con una realtà che non gli appartiene più". (Andrea Chimenti)

Carico i commenti...  con calma