Abacada:

Prima parola del vocabolario Sardo significa, 'momento di contrapposizione paritetica di forze, caratterizzato dalla serena calma che precede il cambiamento e la svolta'.

Esattamente come quei brevi...... intensi... istanti, che non sono ancora giorno e non sono più notte...

Abacada un album folk Mediterraneo pieno di Launeddas, Fisarmoniche, Bouzuki, Tamorra, Tar, Kanjira. Un miscellanea di suoni, odori, sensazioni, balli. Andrea ha voce e questo è risaputo dai tempi dei Tazenda, a cui in questo disco strappa un brano, sa cantare e certe volte lo fa divinamente.

La sua voce ci trasporta su tutte le sponde del Mare Nostrum, Magreb, Campidano, Salento, e giù fino al Burkina Faso. 'Abacada' nel Sardo più antico significa anche calma, in questo brano fra melodie Greche e chitarra battuta ci invita a essere come gli animali prendendo tutto con calma appunto. Efix un personaggio di Canne al Vento di Grazia Deledda. 'Sal'entu', Sale e vento, Salento, si gioca sulla musicalità dei termini, sale e vento è Sardegna, una taranta pizzica in Sardo il pezzo migliore, le voci si intrecciano si inseguono e s'incrociano nella frenesia della pizzica.

Parodi qui è supportato dal quartetto vocale Faraualla, quattro ragazze bravissime, i Tenores e la taranta idea veramente geniale. I Tar e altri strumenti che, tanto chi li conosce ci portano ancora più a est a sud, Turchia, Grecia. 'Pandela', Bandiera: ci placa dalla frenesia del brano precedente. Ha nel canto struggente una poesia veramente immensa, la voce di Andrea nelle prime due strofe dà i brividi e per chi lo capisce fa pensare, a propri migranti spersi nel mondo.
"Se appartieni a questa bandiera, che figlia ed assomiglia a questi popoli, che vengono da posti infuocati. Chi è, chi è questa gente, facce scure che ci aspettano fuori, piangendo da soli. Un ballo un suono e una lingua che parleremo. e canteremo da capo. Per bandiera......"
Perché quando sei lontano dal tua paese la tua bandiera, quello che aneli, che speri è qualcuno che parli come te.

Certo questo disco ha molti limiti, è cantato in sardo e, anche se il libretto ha i testi in tre lingue, chi non affera il Sardo si trova un po' spaesato ma, se si lascia andare in modo che le emozioni possano fluire nel proprio io non verrà deluso. Un altro limite è che "Creuza De Ma" l'aveva già fatto De Andrè.

Meriterebbe Tre e Mezzo. Comunque infilerò Sample.

Carico i commenti... con calma