Sebbene la serata ufficiale d'apertura della Rassegna "Ai Confini Tra Sardegna E Jazz" 2008, nuovamente ubicata in pianta stabile nell'emiciclo ricavato nella Piazza del Nuraghe in quel del piccolo borgo di S. Anna Arresi, sia stata calendarizzata e ascritta ai soli Dave Douglas & Roy Campbell (trumpets) concretamente sul palco la formazione comprendeva l'indispensabile ausilio dei sassofonisti J.D. Allen e Mixashawn, l'apporto del contrabbassista William Parker insieme all'autentica leggenda Henry Grimes (classe 1935), per chiudere percussivamente con Andrew Cyrille e il "solito", impressionante, Hamid Drake, alle batterie.
All'interno delle due programmate settimane di eventi dal vivo di cui consta la presente ventitreesima edizione la figura di Don Cherry, storico trombettista jazz anni sessanta (note le Sue collaborazioni artistiche con - fra i tanti - Ornette Coleman e John Coltrane) scomparso poco più d'una decina d'anni or sono, fa da perno portante e crocevia qualitativo tra i concerti previsti nelle susseguenti serate.
"Don Cherry's Symphony For Improvisers", sigla del progetto che vede impegnati i Nostri nella serata d'apertura altro non è che la intrigante - prima Europea - opportunità per rispolverare ed omaggiare sia l'Artista che l'originario e omonimo lavoro marchiato Blue Note 1966, del quale l'unico "superstite" della originale registrazione in studio presente su palco, l'arzillo Mr. Grimes, pare proprio in vivace serata di grazia.
La partitura viene proposta dagli otto funambolici musicisti praticamente sotto forma d'un unico diversificato flusso sonoro, per la durata di circa un'ora e mezza complessiva: uno spesso tumultuoso e denso continuum, nel quale i diversi strumenti e le rispettive traiettorie vengono calibrate eccellentemente nella migliore jazz-tradizione: si alternano, si affiancano, si scindono, si rincorrono vieppiù freneticamente entrando, nei frangenti più spassionatamente free, in felice, stordente coesione/collisione.
Cari Signori: come incipit (davvero) niente male.
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