La mia amatissima Annelies Marie Frank! Sarebbe bello poterla ricordare per bene, magari mettendo in piedi un bel Festival di arte varia, come vorrei fare io.

Non si meritava di morire in quel modo, sola e triste, lontana dai suoi cari, nel campo di concentramento tedesco di Bergen Belsen. Si meritava di viversi appieno i suoi quindici anni, insieme a sua padre Otto, a sua sorella Margot, alla sua amatissima gatta Moortje e a tutti i suoi cari. Poi, crescendo, avrebbe potuto scoprire la buona musica, magari ascoltando 'Only You' dei Platters, o 'Be Bop A Lula', proprio nella versione di Elvis Presley, o ancora altri straordinari classici del rock'n'roll, come 'Tutti Frutti', o '(You're So Square) Baby I Don't Care'; poi, invecchiando, avrebbe potuto entusiasmarsi ed emozionarsi, scoprendo un grande interesse per la musica dei Queen, dei Jethro Tull, dei Beatles, o di band come il Banco Del Mutuo Soccorso, magari dicendo che Francesco Di Giacomo è il suo componente preferito della band e che 'Banco Del Mutuo Soccorso', il loro disco di debutto, è uno dei più belli, se non addirittura il più bello e/o il miglior album mai registrato; o forse,.... sarebbe potuta diventare una emo, e scoprire che le interessano tutti i dischi dei My Chemical Romance (compreso 'The Black Parade' e il doppio album dal vivo 'The Black Parade Is Dead'), o i Panic! At The Disco, i Paramore, i Black Veil Brides,..... Ma no.... il destino aveva stabilito altrimenti.

Per questo, colgo l'occasione per mandarle un immenso abbraccio al cielo, dovunque sia. Tutto per te, mia carissima Annelies. Riposa in pace. Fino al giorno in cui ci incontreremo nell'aldilà. E ci abbracceremo. Perché sono convinto che tu, adesso, sei felice e corri spensierata sui prati sterminati del paradiso. E che sei nella luce dell'Altissimo che abbraccia tutti e che largamente perdona, perché il buon Dio è misericordia allo stato puro.

Detto questo, nel 2015, la casa editrice Einaudi ha pubblicato un poderoso volume di 856 pagine che include tutti gli scritti della mia amatissima Annelies Marie Frank. È vero, la sua produzione non è molta, ma ha un peso specifico tutto suo nella storia letteraria dell'umanità.

Annelies forse non sarà mai proclamata santa, ma per me, che la sento vicina, spiritualmente parlando, lo è. Anche se il papa non la eleverà mai all'onore degli altari..

Ma vediamo di andare un po' avanti e di aggiungerci qualcosa in più. Per leggere questo libro, consiglio l'ascolto di alcuni brani di Johannes Brahms, ovvero le prime tre Ballate op. 10, con particolare attenzione alla n. 1. e alla n. 3. Per chi avesse in animo di ricordarla, consiglio l'ascolto del Quartetto op. 15 n. 1 e del Quartetto op. 45 n. 2 di Gabriel Fauré. Ma non solo: aggiungerei che per capire bene questo libro, potrei tranquillamente consigliare l'ascolto del Trio op. 63 di Schumann.

Ma entriamo nel vivo della recensione. La mia amatissima Annelies Marie Frank è una ragazza che ha vissuto soltanto quindici anni, perché è vissuta proprio nel periodo in cui i nazisti hanno occupato l'Olanda. Per cui, i Frank sono stati costretti a nascondersi nell'alloggio segreto: si tratta dell'annesso segreto, che è stato restaurato magnificamente e trasformato in un museo, per cui, chi volesse, può andare ad Amsterdam e visitare il luogo dove Annelies si era nascosta insieme ai suoi cari e a diverse altre persone di religione ebraica come lei. Sono certo che la sua morte peserà come un macigno sull'anima dei criminali nazisti. Quella dittatura non sarebbe nemmeno dovuta esistere. E molto probabilmente Annelies sarebbe ancora viva. Ma il tutto è andato diversamente. Una cosa però la posso dire: Grazie Annelies. Ti voglio un mondo di bene! Riposa in pace.

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