1994 - Nella Norvegia infernale di Burzum, Mayhem e Emperor, i cristiani Antestor registrano il loro martirio/album di debutto, pubblicato solamente sei anni più tardi dalla Endtime Productions.

I brani sono cupi sermoni e preghiere accorate - My soul is screaming let me free / Take away this pain I see  - e una traccia strumentale, suonati su riff abrasivi black & secchi colpi di batteria, gridati dalla voce fuori dal comune di Molnes/Martyr (Spiritual Disease, Materialistic Lie, Searching) o arricchiti da tastiere - il pianoforte che apre Depressed, il synth meditativo di Thoughts - a volte frenati da arpeggi desolati e opprimente incedere doom.

Il disco si chiude con un salmo al suono dell'organo intonato da una voce di donna:

Be gracious to me o God
In Thy true love
In the fullness of Thy mercy
Blot out my misdeeds


Gli Antestor suonano suppliche, invocazioni, paure, fede e dolori che agitano l'anima: il Black Metal che va in Paradiso.

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