Non so perché ho scelto "Lilly" come prima recensione, secondo me ha qualcosa di speciale e mi sorprende non trovarlo tra i "già recensiti". Sette brani che, tra ballate romantiche o malinconiche e canzoni ironiche o impegnate, formano il migliore album della produzione di Venditti.

Si inizia con "Lilly" e "L'Amore Non Ha Padroni" che scivolano via con facilità: due belle canzoni e con dei testi interessanti, soprattutto "Lilly" che racconta di una triste storia di droga. Un capolavoro è "Santa Brigida", un brano cantato in romanesco dove il testo è praticamente una preghiera di contadini alla santa per non rovinare i raccolti. Qui, grazie anche alla splendida orchestrazione di Giuseppe Mazzucca e Nicola Samale, Antonello si supera cantando con una partecipazione così intensa da trascinare e catturare l'ascoltatore in maniera incredibile... Chiude il lato A in maniera un po' anonima "Attila E La Stella", ballata sulla falsariga de "L'Amore Non Ha Padroni".

Il lato B vale da solo l'acquisto del disco. Inizia con "Compagno Di Scuola", canzone famosissima che ricorda i tempi del liceo... La prima volta che l'ho ascoltata avevo da poco fatto la maturità e in quei sei minuti d'ascolto mi è sembrato di rivivere i cinque anni passati con gli amici, la ragazza del primo banco e il mitico bar di fronte "dove Nietzsche e Marx si davano la mano e parlavano insieme dell'ultima festa"... Bellissima, ancora oggi quando l'ascolto mi viene la pelle d'oca... Chiudono il disco "Lo Stambecco Ferito", canzone dal testo e la musica molto interessanti, da ascoltare bene per capire ogni minimo dettaglio e "Penna A Sfera", dove Venditti risponde ironicamente ad un giornalista che lo aveva precedentemente attaccato...

Un disco da avere, una delle pietre miliari di tutta la musica italiana.

Elenco tracce testi samples e video

01   Lilly (06:12)

Lilly ...
Quattro buchi nella pelle
carta di giornale
nuda e senza scarpe
bianca, e non in ospedale
senza catene
senza denti per mangiare
una montagna di rifiuti
nessun latte ti potra' salvare...

Studiavamo insieme
viaggiavamo insieme
lilly...

Quale treno ora?
Quale libro ora?
Quale amore ora mi ti potra' ridare?

Lilly...
la mia stanza e' gelata
dove sei andata?
I tuoi poeti maledetti,
le tue collane...

Lilly...
li dovevano arrestare
ti dovevano guarire

Lilly...
quattro arance la domenica mattina
dopo due anni
non mi riconoscevi
eravamo due bambini
io non ero il tuo dottore
non riuscivi a fare l'amore...

Lilly siringa, polizia
Quale treno ora?
Quale libro ora?
Quale amore ora,
mi ti potra ridare?

Lilly amore,
amore mio...

02   L'amore non ha padroni (06:23)

03   Santa Brigida (03:56)

04   Attila e la stella (04:03)

05   Compagno di scuola (06:04)

06   Lo stambecco ferito (09:44)

07   Penna a sfera (04:53)

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Altre recensioni

Di  MarkRChandar

 Lilly rappresenta la più intensa, dolorosa, struggente canzone italiana mai scritta sul tema delle droghe.

 Solo 7 brani che rappresentano la summa di un periodo, di un pensiero, di un uomo e di un artista.


Di  Nevadagaz

 Lilly è il disco che meglio si sposa con tutto questo.

 Antonello ci riuscì ed ebbe grande parte in tutto questo, così come l’amico De Gregori e pochi altri.