Scrittore portoghese nato nel 1942, medico di formazione e con servizio come medico durante la guerra coloniale in Angola; noto per romanzi intensi e narrativamente complessi.

Vincitore del Premio Camões (2007). Le sue opere spesso affrontano la guerra coloniale portoghese, la società lisbonese dell'Estado Novo e la memoria personale.

La recensione analizza In culo al mondo come un monologo notturno e sinestetico che racconta ventisette mesi di guerra coloniale in Angola e l'ipocrisia dell'Estado Novo lisbonese. Il testo è descritto come violento, autobiografico, claustrofobico e toccante. L'autore della recensione restituisce immagini forti di violenza, morfina, Pide e disperazione umana.

Per: lettori di letteratura contemporanea, chi cerca romanzi sul colonialismo portoghese e sul trauma della guerra

 Ventisette mesi di monologo in una notte fumosa di Lisbona, “Vede, mia cara”, un vomito alcolico di coscienza, di albe untuose, gelate, acri, colme di amarezza e di rancore.

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