Con la serie degli Analord, Richard David James (che pubblica i suoi lavori sotto vari pseudonimi, i cui più famosi sono Aphex Twin e AFX) piazza la ciliegina sulla torta di una carriera straordinaria, trascorsa magari un po' nell'ombra, ma a cui oggi la musica elettronica deve molto se non quasi tutto.

L'innovazione, la ricerca, la sperimentazione sono le chiavi di volta dello stile di questo artista, che personalmente mi sento di definire come "il musicista più originale mai comparso nella storia della musica elettronica". Gli strani titoli delle sue produzioni, quell'aura "misteriosa" che circonda ogni suo lavoro, la calligrafia con cui scrive egli stesso i titoli nelle covers dei suoi dischi e, soprattutto, la sua musica, rappresentano un'originalità tale da sembrare folle, anche se l'aggettivo giusto in realtà è "geniale". Nei suoi album gli stili sono sempre diversi in qualcosa, eppure quando senti un suo brano non ti puoi confondere: basta qualche secondo per dire "Si, questo è James". Insomma, un genio.

Chiudendo la (stradovuta) parentesi sull'autore e tornando all'album, questo disco è una raccolta dei pezzi migliori provenienti dagli 11 vinili della serie "Analord", molto comodo per coloro che vogliono farsi un'idea, ma che un po' "snatura" quella che è la caratteristica di questa serie, la sua esistenza solo in formato vinile (che mi hanno permesso di apprezzare al massimo la musica e di poterla mixare e remixare a mio piacimento), e quella che è l'idea della "serie" stessa, ovvero di un lavoro diviso in più parti, tutte simili nello stile, ma allo stesso tempo tutte diverse negli arrangiamentie e nei dettagli. Pur raccogliendo meno della metà dei lavori della serie "Analord", il disco suona lo stesso in maniera meravigliosa, miscelando i due generi che caratterizzano la serie di vinili: l'Ambient e l'Acid. I brani qui raccolti sono veramente i "gioielli" della serie, che rendono più semplice anche se meno approfondito apprezzare il capolavoro stilistico, di ricerca e musicale di James. Meritano una citazione due brani provenienti dagli Analord (rispettivamente, dal quarto e undicesimo capitolo della serie) e non presenti in questa raccolta: Halibut Acid e VBS.Redlof.B.

Viaggiando all'interno del disco, si parte con "Fenix Funk 5", probabilmente il brano più famoso della serie, contenuto nel decimo volume degli Analord, l'unico pubblicato con lo pseudonimo di Aphex Twin (gli altri pezzi della serie sono pubblicati con il nome di AFX), un pezzo che parte su sonorità tipicamente Acid, e che man mano si muta in un eccezionale composizione ambient, concludendosi con entrambi i generi mixati insieme per un'atmosfera che introduce alla grande al prosieguo del disco. Il secondo brano è tratto da "Analord 05" e si chiama "Reunion 2", brano che parte calmo per poi imbucarsi nella più tipica Drum'n'Bass, sormontata da alcuni strani suoni acid. Il genere Acid lo ritroviamo poi in "Pitcard", tratta dal settimo Analord, caratterizzato dalla semplicità di una melodia ambient che si ripete in un ambiente, appunto, Acid, con vari riff di basso a concludere. 

Si passa poi a "Crying In Your Face" (tratto da "Aalord 4"), che già dal titolo fa comprendere un'atmosfera di tristezza e malinconia, forse l'unico brano del disco a mantenersi sempre su toni smorzati e su un ritmo malinconico. "Klopjob", tratto dal terzo capitolo degli Analord, fa inizialmente un po' d'eco al brano precedente, mantenendosi anche qui su ritmi inizialmente calmi, per poi vivacizzarsi nel finale, lasciando spazio ad una Drum'n'Bass comunque mai eccessivamente movimentata. 

"Boxing Day", sesto brano del disco, estratto di "Analord 3" come il precedente, riporta la musica su quel mix di  Acid e Ambient che caratterizza la gran parte del disco, e rassomiglia molto ad alcuni brani di "Selected Ambient Works 85-92" e "...I Care Because You Do". Con il brano successivo, "Batine Acid", come dice già il titolo, si raggiunge il punto più Acid e più movimentato del disco; il brano è una composizione in stile Acid Techno, sicuramente il brano più sperimentale del disco. "Cilone", estratto di Analord 5 così come "Reunion 2", sembra inizialmente voler rimarcare i ritmi Acid del predecessore, per poi darsi ad un mix Ambient/Drum'n'Bass, molto simile ai lavori dell'album omonimo dell'artista (Richard D. James Album). 

Raggiungiamo il penultimo brano, estratto di Analord 8: il titolo è complesso, "PWSteal.Ldpinch.D.", lo stile è simile a quello di un altro album di James, "drukQs" (anche nel titolo), un Ambient coadiuvato da un ritmo calmo ma deciso. Il disco si chiude con un brano Acid dal ritmo calmo che si chiude nell'Ambient. "XMD 5a", estratto, come il primo, da "Analord 10", e perciò pubblicato con lo pseudonimo Aphex Twin è probabilmente il brano dallo stile più "Dark" e oscuro dell'intera raccolta, completa la panoramica su questa serie di meravigliosi vinili che, come sopra scritto (con relativi paragoni brano-album), riporta ai precedenti lavori di James, sempre diversi ma sempre con qualcosa in comune fra loro. 

Consigliabile per tutti, obbligatorio per i "veri collezionisti" dell'elettronica, particolarmente adatto per chi vuole farsi un'idea del genio di James in poco tempo e con un ascolto anche non approfondito. 

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