Richard David James, è utile dirlo da subito, mi ha cambiato dentro. Mi ha influenzato in tanti modi, molti dei quali vanno oltre la musica. Questa mia recensione, per quanto pretestuosa possa sembrare nel dedicarsi ad un unico brano, per giunta di una semplicità disarmante, vuole essere dunque anche una umile riflessione personale su questo "personaggio" a cui tanto "devo" e che tanto ha rivoluzionato il mio modo di vedere e di "vivere" la musica.

Tanto, troppo si è detto riguardo l'Aphex Twin uomo, cosicchè è attualmente quasi impossibile separare il personaggio dalla sua musica, la sua immagine dalla sua produzione, il che è un'operazione che tralaltro nessuno si è mai preso la briga di compiere. Richard D. James "o lo si ama o lo si odia" e se lo si ama allora si dirà solamente che è sicuramente un genio, una mente avanti anni luce rispetto ai comuni mortali. Spesso (anche troppo) lo si paragona a Mozart o Beethoven, e altrettanto spesso lo si etichetta come Dio (no, non scherzo) e questo mi pare piuttosto sintomatico della portata assolutamente straordinaria e probabilmente unica, in campo elettronico, di questo (sicuramente furbissimo) talento "musicale". Se invece lo si odia si dirà semplicemente che è sopravvalutatissimo (perchè sappiamo tutti che lo è!) e la disamina si chiuderà lì. Richard D. James, chiaramente, non è solo musica: è un simbolo, una icona, un culto, quasi una filosofia di vita. Accettare la "terrificante" musica di Richard nella propria vita significa penetrare in un mondo "elitario" (di proprietà dello stesso creatore!) che apparentemente non può essere condiviso da molta gente, e che invece, tra operazioni di marketing ormai storiche quali il sodalizio Richard/Cunningham, tra forum, passaparola e vendite stratosferiche, ha raggiunto un pubblico talmente vasto che, considerata la tendenziale osticità della materia sonora, ha dell'incredibile nel panorama elettronico e non solo. E a pensarci bene non c'è niente di poi così incredibilmente rivoluzionario, nella classica icona pop o rock. Generalmente la adori perchè adori la sua musica, adori l'immagine che si è costruita o il suo stile di vita: accade così ad esempio per una Madonna o un David Bowie di questi (due che tralaltro conoscono certamente Aphex Twin).

Ma non lo stesso accade per il Nostro: questi è diventato famoso (incredibilmente famoso) tanto più ha cercato di nascondersi invece che mostrarsi, idolatrato quanto più maltratta il suo pubblico con terrorismi sonori (ha ammesso anche di "produrre musica solo per se stesso") per non parlare del solito, immancabile carroarmato sotto casa, dei sogni lucidi e via discorrendo. Una estetica "weird", talvolta "da cameretta" e spesso orrorifica, quale ha rappresentato l'universo Warp (di cui Aphex Twin ne diventa, per l'ennesima volta, il simbolo) fino ai primi anni '00 corona infine l'eccentrica figura di questo decisamente poco probabile "modern hero" (anche dire "eccentrico" riferito ad Aphex Twin è ormai diventato un clichè). Si può ben dire che è quantomeno strano che il mondo tutto (dagli appassionati, spesso anche illustri, ai critici) si sia ingegnato tanto di far assurgere a Mito Intoccabile una persona che rappresenta l'essenza dell''egocentrismo in se, e che, nelle sue creazioni sonore, è un inno alla cacofonica, all'isolazionismo, all'incomunicabilità, per non dire alle droghe dei più vari tipi... eppure è successo, e se non si vuol dare una interpretazione meramente commerciale, di "sporco marketing", al fenomeno Aphex Twin (cosa che non condividerei in ogni caso) bisogna secondo me rivolgersi tanto alla musica quanto al proprio inconscio. A mio parere Richard ci ha catturati tanto perchè per quanto "ragazzo semplice" in cui tutti possiamo identificarci, che non vuole esporsi mai con maschere (che non siano vere e proprie maschere, chi lo conosce capirà) e che ci tiene tanto alla propria vita privata, in realtà ha un altro lato che è al contrario esaltazione estrema del proprio ego, un essere conscio del proprio estro e vivere tutto come un gioco, pensando prima a soddisfare se stesso e solo successivamente al proprio pubblico. E' per questo che possiamo avvertire il suo cuore e il suo impegno, nella stragrande maggioranza della sua produzione: dove lo si mette mai il cuore e l'impegno, se non nel gioco?.

Prima di tutto ammirazione, dunque. Il secondo punto è la musica. Aphex Twin, coi sui mille pseudonimi, ne ha creata tanta di musica, sviluppando i più disparati generi musicali, e ognuno si troverà più affine ad un genere piuttosto che un altro: "Stone In Focus", traccia omessa per ragioni di spazio dalla versione digitale dell'immenso "Selected Ambient Works Vol.II" e quindi presente solo in quella vinile, tuttavia, non è soltanto musica. Certo è composta da note (credo tre, sovrannaturali e perfette) e per usufruirne va ascoltata, anche se si concede a più diversi livelli di appercezione (dicasi Ambient). Ma non è semplice musica, è un piccolo lasso di eternità che viene strappato via e ricondotto in forma percepibile dall'uomo. E' un frammento che virtualmente non ha inizio nè fine, ma può durare in eterno e risuonare dentro di noi come se facesse da sempre parte del nostro io. Sono 10 minuti e 08 secondi di auto-coscienza: qualcuno si commuoverà, qualcun altro si rilasserà o si addormenterà, qualche altro potrebbe persino sentirsi felice. "Stone In Focus" non appartiene più al suo creatore, ma diventa parte di tutti noi come è vero che in tutti noi, lo stesso distillato di musica, suscita qualcosa di diverso, differente per quanto è unica la nostra interiorità, per quanto è diverso il nostro vissuto. E' senza un inizio e senza una fine, dicevo: è per questo che parte in "medias res" ed è lo stesso motivo per cui avvertirete quello strano, quasi fastidioso vuoto dentro di voi, una volta che l'ultimo suono sarà scomparso precipitandovi di nuovo in un mondo che, incredibile a dirsi, è tanto silenzioso! Arte dell'ipnosi quindi, dell'inconscio, pura e semplice psichedelia accartocciata in se stessa. Per ricordarsi, di tanto in tanto, quanto potenziale c'è in ognuno di noi.

ps: Sto ancora aspettando il Gemello al varco, sembra non volersi sbrigare più! ma un pò di fiducia, comunque, credo che se la meriti...

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