Arcadia era un distretto della regione greca del Peloponneso, che prese il nome ad Arcas, figlio del dio Giove. Questa terra mitologica era abitata prevalentemente da pastori e dal dio Pan. La leggenda narra di un posto in cui regnava una grande gioia e dove poeti e musicisti erano di casa, e trovavano continua fonte di ispirazione dalla rigogliosa vegetazione che li circondava. L’Inghilterra della seconda metà degli anni sessanta era, probabilmente, un posto in cui si respirava lo stesso tipo di magia. Accanto ai mostri sacri del pop-rock britannico fiorivano un miriade di bands e per dare sfogo a tutta questa creatività, anche molte piccole etichette discografiche (indipendenti…???) vedevano la luce. A Londra, sul finire del decennio era molto attiva la Middle Earth Records (Terra di Mezzo… gli Hobbit… Tolkien… vabbè… è un’altra storia), che mise sotto contratto la band dei Fratelli Ellwood e di quel poetico genio di Miguel Sergides (magico compositore unico di tutti i brani)… gli Arcadium. Come spesso accade, la vita è breve ed il successo una fumosa chimera… ma le tracce lasciateci in eredità sono moderna poesia, cristallina.

“Breathe Awhile” si apre con gli undici minuti di “I’m On My Way”, puro pop-rock acido e progressivo, dove veniamo condotti gentilmente attraverso strade buie e poco sicure; abitate da una tensione sempre più densa, prima di addentrarci in un bosco dove la foschia diventa una presenza inquietante, come la voce eterea di Sergides, che ci prende per mano e ci introduce ad una moderna danza pagana, con un hammond frenetico ed irrequieto a farla da padrone. Tutto il disco non presenta cali di tensione e “Poor Lady” è una violenta ballata freak infestata da spiriti acidi e “Walk On The Bad Side” è un brano progressive spigoloso e viscerale, furioso nell’incedere finale. “Woman Of A Thousand Years” è un acceso brit-blues, sovraccarico di tastiere nervose, che sfociano nella quiete tetra di “Change Me”, costruita sulla splendida teatralità vocale di Sergides. I dieci minuti finali di “Birth, Life And Death” sono un mantra ipnotico con i cinque componenti lanciati ferocemente in un vortice di auto analisi collettiva.

La ristampa Repertoire Records (2000) contiene anche l’unico singolo della band “Sing My Song b/w Riding Alone” uscito sempre nel 1969 (commoventi brani di malinconica psichedelica entrambe); comprendendo, quindi, l’intera esigua produzione degli Arcadium.

Elenco tracce e video

01   I'm on My Way (11:50)

02   Poor Lady (03:58)

03   Walk on the Bad Side (07:33)

04   Woman of a Thousand Years (03:37)

05   Change Me (04:48)

06   It Takes a Woman (03:53)

07   Birth, Life and Death (10:18)

08   Sing My Song (04:13)

09   Riding Alone (02:46)

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Altre recensioni

Di  GATTINATOR

 Una sola parola: MASTODONTICO!

 I’m On My Way è senza dubbio una delle canzoni rock più complete che io abbia mai sentito.


Di  Georgie

 "Un album raro, con momenti emozionanti ed atmosfere quasi disperate."

 "Quella frase è stata forse un segno del destino che ha posto definitivamente la parola fine al percorso musicale degli Arcadium."