Nota storica

Nei primi anni '80 l'esercito israeliano invase il Libano per cacciare la direzione dell'Olp che vi risiedeva. In quel periodo a capo del paese dei cedri era Bashir Gemayel , Capo dela Falange, partito e milizia cristiano-mormona ultraortodossa. In seguito al suo assassinio attribuito a dei terroristi palestinesi, i Falangisti trucidarono tutti i maschi dei campi profughi di Sabra e Chatila, apparentemente con il benplacito dell'esercito israeliano e del suo capo, allora ministro dell'interno, Ariel Sharon.

Fine nota storica

Entrando in sala non ho scorto molta gente. La locandina e il trailer davano l'impressione di un film impegnato, e il numero dei presenti ne dava conferma.
Ma non sempre è un male non avere nessuno seduto al tuo fianco, perchè permette di riflettere meglio e di liberare le emozioni.

Il film è ambientato nell'Israele di questi ultimi anni, ed il protagonista, Ari Folman (film quindi autobiografico...), è un ex-militare ebreo oramai cinquantenne che ha combattuto la prima guerra del Libano. Parlando con un ex commilitone che è tormentato dai ricordi del conflitto, si accorge che non riesce più a trovare i ricordi per tanto tempo non cercati, isolati, ormai parte del passato e dimenticati; l'unico che è rimasto vede lui e 2 suoi immersi nudi nel mare che osservano la costa notturna di una città deserta. Ma non sa qual è il luogo, quando è avvenuto, chi erano i suoi amici...
Parte cosi' alla rassegna di tutti i suoi ex compagni, all'inizio per capire questo fatto, poi per costruire qualcosa intorno a questo pezzo di memoria circondato dal buio totale. Fa raffiorare ricordi dolorosi per i suoi compagni e per lui. Ricostruisce la spedizione in Libano, i suoi vecchi amici si ricordano tutto e lo aiutano. Ma un punto è ancora buio. Dov'era lui durante la strage di Sabra e Chatila?

E a questo punto il film cambia. Da film storico diventa documentario di denuncia, contro l'esercito israeliano e Sharon: come hanno potuto permettere tutto cio'? Vi sono le testimonianze, e soprattutto le fotografie. Le fotografie dei corpi. Le foto si scostano nettamente dallo stile a cartone animato del film, uno stile che rende queste immagini finali più reali, più vere, più intense. Non lo nascondo, sono scese le lacrime.

Per questo film l'animazione è azzeccata. Un film "normale" non avrebbe conferito alla pellicola un simile senso del ricordo e dell'incredibile. un film "normale" avrebbe reso "Walz with Bashir" un normale film di guerra, senza tenere conto del filo narrativo. Perchè alle foto dei cadaveri ci siamo abituati; e allora, prima di vedere i corpi di Sabra e Chatila, bisogna reinstaurare l'ignoranza della crudeltà e della morte ostentate nel mondo moderno.

La colonna sonora è d'altro canto inquietante. Già dai primi minuti si sente l'oppressione, e quindi la morte che sopraggiunge come un branco di cani neri. iI motivo principale mi ha ricordato un gruppo e un film. Il gruppo sono i Joy Division, per il modo cosi' cupo con cui si susseguono le note. Il film è "Noi ragazzi dello zoo di Berlino", per le lunghe note che si susseguono, basse e scure.

Guardate questo film. Nelle poche ore successive cambierà il vostro atteggiamento non solo verso quello che avete visto, ma anche rispeto a tutti i massacri che scorrono sotto i nostri occhi e di cui ormai non ci preoccupiamo. L'importante, poi, è mantenere questo stato d'animo.

Carico i commenti... con calma