Ormai è assodato: la nuova frontiera del metal, il nuovo corso, la vera sperimentazione che porterà questo genere ad un livello superiore, come già sta facendo, è il drone, cioè la destrutturazione del tutto, come la musica dodecafonica era stato per la musica classica, qui si va a distruggere tutto il costruito e tutte le regole predefinite per ampliare gli spazi creando un qualcosa di veramente innovativo e altamente emotivo.

Band come Sunn0)), Boris, Khanate e pochi altri ancosa, come gli imprescindibili e a conti fatti veri maestri del genere, Burning Witch, stanno riscrivendo la storia di una musica, il nostro amatissimo metal, che si avviava inesorabilmente al declino, tramite sperimentazioni che vanno ben oltre la nostra immaginazione: riff rallentatissimi, che attingono dal doom e dallo sludge, ma anche dall'hard oscuro e prevalentemente settantiano, che era di Black Sabbath, Saint Vitus, Pentagram, ecc., reiterati all'infinito, tramite cicli di ripetizioni stabili, che vanno ad urtare con certa ambient, pesantissimi droni e loop di basso e batteria qua e la, suoni vari, andando a creare un qualcosa di veramente impenetrabile, oscuro, pesante, martellante, apocalittico, cioè tutto ciò che la nostra amata musica dovrebbe essere.

Questi Asva di Stuart Dahlquist e b.r.a.d. dei sopracitati Burning Witch, si muovono sempre sulle stesse coordinate, drone-doom apocalittico e altamente acido e malevolo, ma loro hanno talmente padronanza in materia che lo portano ancora oltre, ancora su, iniettandolo di dosi sludge oppressive, suoni d'organo che sembra venire dall'iperspazio, tanto è psichedelico, appunto psichedelia settantiana, esoterismo e dosi quasi black metal (come nel capolavoro "A Game in Hell, Hard Work in Heaven": parte placida, fluttuante, con una voce femminile a disegnare vocalizzi veramente evocativi, neanche fossero i novelli Dead Can Dance, ed esotici, per poi esplodere d'apprima in un mantra funeral doom e poi in un distruttivo proto black-metal che sale e esalta lo spirito, facendolo impennare verso il cielo).

Tutto è evocativo ed oscuro qui dentro, tutto è pesantissimo, ma a conti fatti molto più fruibile da gente non avvezza al genere, di quanto lo fossero i Sunn 0)) o i Khanate, e proprio per questo più affascinante e aperto di tutto ciò che è stato creato in questo filone musicale, tanto innovativo quanto ostico.

Gli Asva hanno creato il loro capolavoro, ma anche il capolavoro assoluto di un genere che darà alla storia della musica nuova linfa vitale. Mastodontici...

Carico i commenti... con calma