Giovanni Donzelli e Vincenzo Leomporro, in arte Audio 2, si fanno conoscere al grande pubblico nel 1993 con i singoli "Si che non sei tu" e "Per una virgola"; la formula del gruppo è chiara fin da subito: nuove sonorità pop (d'autore) e testi mai banali che in certi casi sfiorano il nonsense.

Gruppo assai particolare quindi, addocchiato fin dai primi tempi dalla grande Mina, che scelse di cantare nel suo album, "Sorelle Lumière", la canzone "Neve", scritta da Giovanni e Vincenzo. Un inizio niente male. Dopo 2 album prodotti dallo stesso figlio di Mina, svariati successi radiofonici ("...sono le venti, sono le venti e dieci, si..."), un Telegatto come miglior gruppo rivelazione dell'anno e un'intera colonna sonora inedita per il film "I Laureati" di Leonardo Pieraccioni, nel 1996 gli Audio 2 sfornano, a mio parere, il loro miglior album, ovvero, "Senza riserve".

Le corde vocali del duo vibrano su una sola frequenza, quella di Lucio Battisti, che in ogni loro canzone (anche in quelle di questo cd) rivive magicamente; non è che lo imitino, è che cantano veramente in questo modo! "C'era e non c'è" apre l'intero lavoro; il brano si muove su una ritmica secca ma decisa, l'atmosfera decisamente estiva (presente quando sei in spiaggia e tira quel leggero venticello?) trascina la testa su una melodia strumentale e canora assai efficace, il testo è da reputare un capolaro di fantasia ("metereologia applicata del tempo non devi fare, le condizioni si potrebbero spesso identificare nell'amare").
Il tutto prosegue con la micidiale "Io sono normale", brano che tratta della necessità di sentirsi normali agli occhi della gente: bella l'interpretazione da "pazzo" appena uscito dal centro di cura; frase cult ("vuoi fare l'amore? Ah... vai a fare le compere"). "Prima pagina" è uno dei pezzi più orecchiabili; pop melodico e parole usate per descrivere la sbalorditiva importanza che la prima pagina, quella con le notizie più sensazionali, ha per la gente, sempre alla ricerca di qualcosa su cui parlare e dire la propria; il discorso vale anche per le recensioni e soprattutto per quelle, in prima pagina, scelte dagli editors ("bella, vera o falsa, senza fondo di certezza, non fa niente! Basta che piaccia alla gente").

C'è da dire che i punti deboli sono pochi; "Anche se io" è una bella ballata romantica ma a lungo andare troppo monotona ("con le tue avventure che non hanno senso, con le frasi urlate al vento ma non ti sento"), "La soluzione" troppo sambesca e a tratti imbarazzante, anche se il testo è sempre pronto a funzionare bene e "Alza le mani" e un pop-rock inutile che strizza un pò troppo l'occhio allo stile di Luciano Ligabue che non si cuce per niente sulla pelle del gruppo. Per finire vorrei citare “Come monete che tu puoi spendere nei giorni che vuoi”, uno tra i migliori brani, sia di questo album che della discografia degli Audio, gruppo ormai storico del panorama Italiano, grazie al loro pop sempreverde, sincero e privo di compromessi commerciali.

Non so se riusciranno a rimontare sulla cresta dell’onda, ormai la musica è cambiata, ma di certo hanno saputo come starci per molto tempo!

p.s. E’ da poco uscito “Acquatiche trasparenze”, settimo album del duo napoletano.


Elenco e tracce

01   C'era e non c'è (04:05)

02   Io sono normale (03:58)

03   Prima pagina (04:36)

04   Come monete che tu puoi spendere nei giorni che vuoi (04:37)

05   Anche se io (06:32)

06   La soluzione (04:05)

07   Alza le mani (03:34)

08   Un uomo come tanti (05:00)

09   È tutto più grande (04:59)

10   E poi vai (04:42)

11   Senza di te (05:11)

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