Baby Huey non era un cantante di colore qualsiasi, sia per l'enorme stazza (oltre 150 chili) sia per le capacità interpretative.
A capo di una band composta dai dieci ai dodici elementi, The Babysitters, capaci di poter competere con band più famose come Blood Sweat & Tears, ha messo a ferro e fuoco l'intera scena rhythm & blues di Chicago sconfinando in una sorta di soul psichedelico e chissà come sarebbe andata a finire se non fosse stato stroncato nell'ottobre 1970 da un infarto causato dal suo soprappeso (o probabilmente da un'overdose). Un vero peccato, perché il suo stile vocale molto vicino a quello di Otis Redding è proprio quello preferito da noi rockettari devoti ad Hendrix (che era suo amico). Basta ascoltare la lunga cover di "A Change Is Gonna Come" di Sam Cooke che inizia con il solito clima soul blues ma poi si supera in strilli da hard rocker che manco Robert Plant.... da far accapponare la pelle con brividi blu! Non voglio dire che supera l'originale che ho sempre trovato zavorrato da un'eccessiva orchestrazione, ma trovatemene un'altra, delle centomila disponibili, che sia in grado di starle alla pari. Questo brano fa parte, assieme ad altri sette, dell'unico album a firma Baby Huey, fatto uscire l'anno dopo la morte del cantante dal suo manager usando il materiale disponibile con la supervisione di Curtis Mayfield.
Prendete "Running" e vi sembrerà volare sull'ottovolante del r&b moderno con arrangiamenti alla Primal Scream! Oppure "Listen to me" che è un esplosivo funky alla James Brown ma stranamente intriso di psichedelia, incredibile! E la prestazione vocale in "Hard Times" che sembra eseguita da più cantanti con diverse tonalità, superba! "Mighty Mighty Children" è una composizione scritta per lui da Curtis Mayfield (che a sua volta la registrerà anni dopo) e la rendition live è purtroppo breve (due minuti e mezzo) per rendere giustizia al funky trascinante.
A completare l'album ci sono poi tre brani strumentali tra cui "California Dreamin" (e sì, proprio quella) piuttosto latineggiante e una magnifica "Mama Get Yourself Together" resa dai Babysitters con un'energia e classe da rivaleggiare con lo stile di una band famosa come i Chicago che proprio l'anno prima aveva esordito con uno straordinario doppio album. Ed infatti, dopo la morte di Baby Huey, il suo fantastico gruppo tenterà per breve tempo di sopravvivere reclutando una giovanissima e già brava Chaka Khan, ma questa è un'altra storia.
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