Grande anno il 1971. Mentre io salivo timido lo scalone del Liceo Classico G. Baldessano per la prima volta, la diplomazia del ping pong segnava il riavvicinamento tra Cina e USA. L'equipaggio della Soyouz 11 moriva per una fuga d'aria ed il 3 luglio a Parigi ci lasciava Jim Morrison. Nello stesso anno, per parlare solo di musica, ci hanno lasciano anche Igor Stravinskij, Louis Armstrong, Duane Allman e Secondo Casadei. Nell'agosto sempre del '71 si tiene al Madison Square Garden di New York un concerto rock il cui ricavato sarà (o perlomeno avrebbe dovuto essere) devoluto in beneficenza alla popolazione del Bangladesh. Devo comunque almeno ancora ricordare che fu l'anno dell'uscita di Tago Mago dei Can, del quarto dei Led Zeppelin e, tra gli altri, ancora di "Aqualung" dei Jethro Tull.

Ci spostiamo ora in terra australiana dove i nostri Bakery, formatisi a Perth l'anno precedente, pubblicano il loro primo lavoro dal titolo "Momento".

Noi dell'Australia non eravamo del tutto ignoranti, che ci aveva pensato Alberto Sordi ad erudirci in quell'anno con il film "Bello onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata" che poi quest'ultima era Claudia Cardinale.

Il nostro gruppo era formato da John Worrall alla voce e flauto, Peter Walker alla chitarra, Mal Logan tastiere, Eddie McDonald basso e Hank Davis infine alla batteria.

Non è da molto che ho conosciuto questo disco ma negli ultimi due mesi ha girato parecchio nel mio lettore, la causa è da ricercare innanzitutto nella miscela giustamente equilibrata di Rock a volte anche duro e Jazz con scorribande nei terreni tipicamente Prog mai opprimenti anzi con generose iniezioni di ambienti spaziosi ed ariosi quasi a volerci dare l'immagine dei grandi spazi della loro terra.

Il secondo motivo della mia affezione sta nella loro maestria a costruire brani con giri armonici impegnativi e spesso anche molto complessi senza mai risultare goffi o pesanti, nel sapere essere sempre equilibrati sia quando affrontano ballate acustiche  che quando entrano di prepotenza nelle lande progressive che spesso sanno essere molto insidiose per chi non ha le idee ben chiare di ciò che vuole musicalmente dire.

Non amo alla follia tutti i brani del disco che, nell'edizione in CD contiene anche quattro bonus tracks sulle quali sorvolerò quasi a pie pari, trovo però assolutamente strepitosa "Holocaust" in apertura con la voce che si scioglie e si riamalgama in effetti riverberati per poi lasciare al tema insistente e quasi ipnotico di basso e pianoforte accompagnare un sax libero che ci porta nella prorompente modulazione tonale della seconda parte del brano. Basta secondo me questa canzone per farci capire che non a torto i Bakery sono ancor oggi ricordati e considerati una delle migliori band del progressive che l'Australia ci abbia dato.

Interessante tra le bonus "Bloodsucker" che è una cover dell'omonimo brano dei Deep Purple contenuto sull'LP "In Rock", questo brano lo stamparono anche su un 45 giri che vendette nella loro terra molto bene.

Perdeteci un po' di tempo per questo disco, ne vale la pena e non per i soli amanti del Progressive.

Elenco e tracce

01   Holocaust (09:24)

02   Pete For Jennie (01:30)

03   Living With A Memory (08:52)

04   S.S. Bounce (04:19)

05   The Gift (07:59)

06   When I'm Feeling (02:19)

07   Faith To Sing A Song (07:25)

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