"Rock the Kasbah" (con la "K", non è un errore... e lo so che la canzone dei Clash si intitola "Rock the Casbah" con la "C") ha una premessa un po' ridicola: un tour di musica rock in Afghanistan per intrattenere le truppe ancora stanziate in loco (il film è del 2015). L’organizzatore del tour è Richie Lanz (Bill Murray), un manager decaduto e cialtrone che coglie al volo l'opportunità di trascinare la sua riluttante amante e pupilla, Ronnie (Zooey Deschanel), a Kabul. Il piano? Mettere in mostra la bella Ronnie a cantare cover e, cosa più importante, pagare i debiti. Il problema? Ronnie vuole cantare le sue canzoni invece delle cover, e l’Afghanistan? Non esattamente la sua idea di hotspot professionale. Quindi, appena atterrata dopo un viaggio da incubo Ronnie scappa con gli ultimi soldi di Richie e, per ragioni note solo allo sceneggiatore, anche il passaporto dell’amante-manager.

Bloccato e al verde, Richie si imbatte in Merci (Kate Hudson), una sensuale signora della notte, finita molto improbabilmente a lavorare per le strade di Kabul. (Perché? Perché è una commedia, ecco perché.) E poi c'è il simpatico tassista locale Riza (Arian Moayed) che, nella grande tradizione degli affari loschi, porta Richie in un viaggio in un remoto villaggio dove Ronnie scopre Salima (Leem Lubany), una cantante con una grande voce e un piccolo problema: è pashtun e le è assolutamente vietato cantare.

Ora, se tutto questo fosse ambientato, che so, nel paese degli Amish o in Groenlandia, ci faremmo tutti una bella risatina e andremmo avanti. Ma dal momento che si tratta dell'Afghanistan, nasce la controversia. La commedia in questo contesto è una passeggiata in un campo minato: un passo sbagliato e boom! Tuttavia, l’ambientazione sembra persino troppo rilassata considerando le notizie che trapelano. Ma diciamo la verità, il talento di Salima? Forse non vale la pena di rischiare la vita o l'incolumità fisica per una cantante brava, ma come se ne trovano tante in località meno esplosive.

Kate Hudson fa un ottimo lavoro nei panni dell'affascinante ma improbabile escort di Kabul, e persino Bruce Willis, se la cava nel ruolo secondario di Bombay Brian. Comunque questo è il film di Bill Murray. L'ho visto di recente in "Broken Flowers" e "St. Vincent", ma qui è più divertente. Richie è un amabile cialtrone: abbastanza disonesto per creare situazioni interessanti, ma con un cuore d'oro sepolto da qualche parte sotto infinite menzogne e affari truffaldini. Preferisco di gran lunga questo Murray ai personaggi scontrosi e quasi mummificarti che ha interpretato negli altri due film.

Quanto al regista, ha una lunga carriera discontinua e il suo più grande successo è stato senz'altro "Rain Man" dell'ormai lontano 1988. Altri film riusciti o comunque amati dal pubblico sono "Good Morning, Vietnam" del 1987 e "Sleepers" del 1996. Nel nuovo millennio lavora al bizzarro "Bandits" e ad una serie di TV movies probabilmente inediti in Italia.

Probabilmente a causa dell’ambientazione controversa il film è stato stroncato dalla critica USA. Tuttavia, anche se non particolarmente originale, è vedibile e non peggiore di tante altre commedie americane. PS ... e non aspettatevi di sentire il brano dei Clash "Rock the Casbah" perché non sono stati concessi i diritti, ma la colonna sonora è costellata da pezzi interessanti, come "Can't Find My Way Home", "Smoke on the Water" e "Don't Let me Be Misundertood".

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