Il vento freddo, gelido della notte mi ha portato la voce di Natasha Khan, cantante, compositrice e polistrumentista del gruppo tutto al femminile delle Bat For Lashes, provenienti da Brighton (Inghilterra); che l'anno scorso hanno publicato il loro debutto "Fur and Gold" (qui in Italia è stato publicato solo quest'anno).
La sua voce calda avvolgente, mi ha riscaldato dalla notte tempestosa, rincuorato, e infine guarito. "Seal Jubilee" una delle ballate più intense che io abbia mai ascoltato, morbida ma non soffocante, dolce ma non zuccherosa, triste ma non sconfitta, mi ha riportato a "You've Been Flirting Again", l'indimenticabile sesta traccia di "Post", capolavoro Bjorkiano.
La magia, fatta di stregonerie e incantevoli incantesimi di "What's A Girl To Do" avvolge; diverte e conquista. L'inquietudine di "Trophy" spaventa, e la voce di Natasha ha quel piglio sbarazzino e ribelle di Fiona in "Tidal", gli applausi; quella voce mashile in sottofondo, il mistero, la paura , e infine l'apertura della melodia verso ad un suono più Bjorkiano, accostando "Trophy" a "Venus As A Boy", meravigliosa. "Sarah" è un pò sixties, divertente, gioiosa, cantata un pò in falsetto. "Horse and I": clavicembalo, violini, cori; è toccante, emotiva, energica ed inquieta; Bjork che canta con Tori, e Joanna Newsom che suona la sua meravigliosa musica in sottofondo; tutto che si mescola, in un perfetto miscuglio. "Tahiti" ha quel suono mediovale che la rende uno dei pezzi più belli che io abbia mai ascoltato: preziosa, sembra quasi che una meravigliosa banda a cavallo entri in camera tua, seguita da una principessa al piano che canta avvolta da una meravigliosa aura di perfezione, lucente nei suoi drappi e nella sua diversità. "Prescilla" se ascoltata appena dopo a "Tahiti" ne sembra la perfetta continuazione, più moderna e festosa, in un meraviglioso incontro tra gioia e oscurità, dovuta da quel timbro vocale, così scuro e respirato, che contraddistingue la Nostra Natasha.
Non c'è che dire: non si può dare altro che 5 ad un debutto, ripeto un DEBUTTO così! Le Bat For Lashes mi regalano una sensazione di felicità; sapete quella felicità che arriva dopo tanto dolore, quella serenità, quella vittoria sulla depressione. Questo è la voce di Natasha, quella sua cadenza, quel suo aspirare i finali, quel suo trascinare la melodia verso lunghe ed infinite soste, pause.
Confido tanta speranza nei confronti di Natasha e le sue Bat For Lashes; sì, bisogna dirlo, il gruppo deve tanto a le varie Bjork, Tori, Joanna, Kate(Bush) e chi più ne ha più ne metta, e bisogna dire che per un ascoltatore così accanito delle cantanti appena citate come me, si avverte a volte un uso eccessivo di certi suoni, o colori nel canto, o nella melodia; ma Natasha molte volte sembra anche offrire qualcosa di diverso, addirittura quasi più antico, selvaggio.
PS:So che una recensione già ottima su questo album c'era già, però mi son sentito in dovere di scriverne una anch'io, sorry!
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17 set 09Già ci sono spunti davvero interessanti.
Comunque, permettetemi un consiglio, ascoltate Two Suns. Quello è un capolavoro.