I Behemoth sono un gruppo polacco di metal estremo, nati nel 1991 come band black metal, raggiungono successo di critica e pubblico di settore quando con l'album "Satanica" del 1999 virano verso un blackened death metal molto personale che con gli album successivi si evolverà aumentando tasso tecnico, qualità di produzione e diventando sempre più death e meno black.

Nel 2014 i Behemoth rilasciano, a 5 anni di distanza da "Evangelion" (buono ma forse un po' scontato), il loro decimo album, "The Satanist".

La caratteristica del disco che più colpisce ad un primo ascolto è certamente l'importante ritorno di riff puramente black metal che sono presenti in quasi tutte le tracce e che negli ultimi album erano quasi completamente spariti, il mix tra death e balck qui è eseguito in maniera sapiente e non sembra mai essere un copia e incolla dei loro lavori dei primi anni '00.

Altro punto a favore, oltre alla produzione cristallina, trademark della band, è la grande varietà dei brani; oltre alle classiche sfuriate in stile Behemoth ("Amen", "Furor Divinus") sono presenti pezzi più cadenzati ("Blow Your Trumpets Gabriel", "The Satanist"), brani con pari quasi atmosferiche, create anche grazie all'introduzione di strumenti inusuali per la band come synth e fiati, e un fantastico intermezzo strumentale in "In The Absence Ov Light" cantato in polacco.

A chiudere il disco troviamo il brano che forse meglio racchiude lo spirito dell'album, "O Father, O Satan, O Sun!" , che in sette minuti incorpora praticamente tutte le sonorità sopracitate senza sembrare mai ridondante e mantenendo sempre viva l'attenzione dell'ascoltatore.

Con "The Satanist" i Behemoth raggiungono forse il punto più alto della loro carriera, confezionando un disco originale e variegato sia nei singoli brani che nel suo insieme che fa fare alla band un ulteriore salto di qualità e dimostra una volta per tutte come questo gruppo sappia evolversi senza mai snaturarsi.

9/10

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