"Liberale non è destra o sinistra. E' buonsenso."
"Falce e carrello" non è un libro politico e non è nemmeno un cronachistico elenco di fatti e documenti. Ai più faziosi potrà sembrare un atto d'accusa, ma è un errore.
Questa perla di libro, piccolo libro, è l'essenza pura e sintetica (purtroppo) di una vita intensa, fatta di scelte, decisioni difficili, dove spaccati di vera quotidianità si intrecciano tra loro. Ci sono cenni autobiografici, assaggi di storia, lotte per la conquista di nuovi orizzonti, rivoluzioni vere e proprie delle strutture esistenti.
Se vi piace il commercio, se volete capire come e perché è nato, se volete farvi un'idea di cosa c'è dietro quell'immenso meccanismo di un'azienda e di tutte le difficoltà interne e periferiche che incontra, tra queste pagine troverete pane per i vostri denti.
Ne uscirete energizzati, motivati. Coglierete lo spirito imprenditoriale, il modello di un uomo che si è scritto il proprio destino, che ha realmente inseguito a passi da gigante obiettivi e principi che oggi paiono a molti anacronistici. Un libro che è un estratto, un'essenza, un manuale, pagine di "università di vita".
Ci sono nomi, episodi vissuti in prima persona, opinioni feroci, aneddoti, esempi, ed in ogni singola pagina si percepisce la possenza di un'anima guerriera che non ha mai chinato il capo davanti a difficoltà, che prosegue senza compromessi, sebbene indignato, di fronte ad ostacoli e ricatti.
Un uomo che trasmette, con la sua esperienza, un modello genuino. C'è spazio per tutti. Dalle affermazioni di potenti politici fino ad arrivare al magazziniere che irrompendo negli uffici della direzione grida che libertà è aderire alla maggioranza.
Sarà per via degli aneddoti, sarà perché ritengo che nel raccontare qualcosa è efficace mettere sempre un pezzo di se (la stessa azienda è percepita come un creatura), sarà che volevo capire cosa c'è dietro un'azienda che stimo e confronto da anni con altre; questo libro mi ha dato davvero molta soddisfazione.
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