Venerdì scorso, assieme a mia cugina, ho fatto una capatina (durata più di 5 ore) all'ultima data italiana del Progressive Nation Tour, tenutasi a Conegliano. Il concerto è stato veramente ottimo, neanche i Dream Theater sono stati malaccio, ma il gruppo che mi ha colpito di più (apparte quegli invasati degli Unexpect) sono i Bigelf.
Composto da un Bassista mancino ricoperto di croci, un chitarrista altrettanto coperto di simboli sacri, un batterista che sembra un barbone hippie, e un cantante/tastierista che sembra Willy Wonka, il quartetto di Los Angeles suona una musica molto orientata verso il Prog Rock dei '70 che presenta un'alta dose di psichedelia grazie alle onnipresenti tastiere (dico tastiere, non ho idea di che diavolo sia in realtà.. Organetto? Synth?).
Capaci di passare da canzoni più ascoltabili e catchy come nel caso di "Money, It's Pure Evil" a momenti più lenti come "No Parachutes" a brani pesanti con cambi di tempo ("Blackball"), fino all'uso quasi spropositato dell'orchestra, come in "The Games", i Bigelf ci offrono uno splendido album Hard Rock di quelli che non si sentivano da diverso tempo, molto vario e pienamente godibile.
Altamente consigliato.
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