Gli Happy Mondays misero fine al progetto nel 1992, specialmente a causa delle numerose dipendenze del frontman Shaun Ryder.
Nel 1995, Ryder torna sulle scene musicali apparentemente sobrio con un nuovo gruppo e un nuovo disco, affiancato dallo psicopatico Bez, da due rapper che si fanno chiamare Kermit e Psycho (membri dei Ruthless Rap Assassins), da Jed Lynch alla batteria (sempre dei RRA), da Paul "Wags" Wagstaff alla chitarra e da Anthony Guarderas al basso.
Musicisti perlopiù sconosciuti alle grandi scene, direte, ma molto talentuosi e coesi. Il disco fu, infatti, un successo commerciale inaspettato, per certi versi.
Chiaramente ispirato al sound degli Happy Mondays, il gruppo sfoggia uno stile eclettico, con la sua vasta varietà di strumenti usata (es. armonica a bocca, sitar, sax), che sa di fresco e nuovo.
Sono entusiasti, spensierati e festosi: Ryder fa il suo meglio con testi e rime surreali, quasi nonsense; Kermit e Psycho danno un tocco in più con quel Rap schizofrenico; la sezione ritmica riesce a creare sonorità diverse per ogni brano, passando dai groove funkeggianti, a quelli più calmi e introversi, a quelli taglienti che si vanno a sposare con dei ritornelli così catchy e Pop, mi verrebbe da dire, dove nessuno strumento viene lasciato in disparte ed è facilmente distinguibile.
Per avere un'idea, consiglio i classici singoli: "Reverend Black Grape" (che prende spunto dall'interpretazione di "Step On" degli Happy Mondays), "Kelly's Heroes" e "In The Name Of The Father".
Un disco coraggioso e azzeccato come pochi, ideale per far tornare il buonumore.
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