Era uno dei dischi più attesi dell'anno, e non poteva essere altrimenti, visto il grande impatto del disco d'esordio. Tuttavia c'era il timore che tanta attenzione potesse nuocere al gruppo, o - peggio ancora - che i nostri non fossero in grado di ripetere quanto mostrato tre anni fa.

Fortunatamente adesso siamo in grado di affermare con certezza che i BRMC hanno grande talento.
Il singolo "Stop", sulla falsariga di "Love Burns", ci aveva già gasati a sufficienza. Il primo ascolto ci tranquillizza: il sound è lo stesso, la grinta è superiore, i chorus sono memorabili - di questo è fatto il rock 'n' roll... penso a "Six Barrel Shotgun" e a "We're All In Love".

Assistiamo anche stavolta all'alternanza tra brani tirati e altri volti a creare atmosfera. È in questi ultimi che i Black Rebel danno il meglio di sé. Potrei citare "In Like The Rose", o la dolcissima "And I'm Aching", o la psichedelia irraggiungibile di "Suddenly", forse la canzone dell'anno.
Stavolta sarebbe inutile fare riferimenti.

Nel rock 'n' roll non è più possibile inventare niente, si può solo scrivere canzoni che funzionino. E quelle dei BRMC, "adesso", funzionano meglio di, che ne so, Psychocandy.

Questo disco venderà tantissimo, e per una volta è giusto così. Cinque stelle perchè se lo meritano, non era facile superare se stessi.

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