La figura del cavaliere è quella che più rappresenta il medioevo, forte coraggioso ed invincibile. Io però preferisco un'altra icona del passato: il giullare.

Pur di far ridere, rischiava la vita; probabilmente se i Bloodhoung Gang fossero vissuti nel medioevo, a morire non sarebbero stati loro, bensì quelli che li vedevano e li ascoltavano. Come si fa resistere all'irresistibile umorismo di 5 musicisti che prima di tutto sono degli animatori di livello demenziale?

Fino al 2000, il quintetto della Pennsylvania era quasi esclusivamente humour, scandalo e maschilismo. Sembra che si volessero ripetere anche nel 2005, l'idea era di pubblicare "Hefty Flow" (flusso abbondante), ma dopo problemi di omonimia, cambiarono il titolo in "Hefty Fine". Forse anche questa scelta ha portato la band verso percorsi musicali leggermente diverse.

Questo album è un passo avanti e uno indietro rispetto al precedente "Hooray for Boobies" (per chi non lo conoscesse quello di "The Bad Touch"). Il passo indietro è rappresentato dalla mancanza di un vero proprio antagonista al conosciutissimo "The Bad Touch", ma a livello di maturità, qualcosina è cambiato.
Trascurando (o cercando di trascurare) i demenziali "F. U. C. K" e "Uhn Tiss Uhn Tiss Uhn Tiss" e qualche sorpresina a metà disco come la tristissima "Diarrhea Runs In Family", 20 secondi di performance anale di qualche idiota della band alle prese con attacchi di colite, il materiale restante è leggermente più serio.

"I'm The Least You Could Do" è un invito ad un ascolto più attento, testo leggermente polemico sempre raffreddato dallo spiccato senso dell'umorismo del songwriter Jimmy Pop. Non si vuole sminuire la bellezza di "Uhn Tiss Uhn Tiss Uhn Tiss", molto orecchiabile, è uno dei migliori pezzi elettronic-rapcore del 2006, nè la fluidità (in tutti i sensi) di "F. U. C. K. ", dove la spinta punk-rock di Lüpüs Thünder è evidente, ma fa molto senso sentire qualcosa di davvero serio e quindi "Something Diabolical" suona davvero come una evoluzione sensata, marcata anche dalla pessimistica presenza stile gufo di Ville Valo e da una base elettronica che avrà fatto storcere il naso a quel gagliardo di DJ Q-Ball, ma sa davvero di serio, termine non molto conosciuto alla band.

Ma se siete affezionati al binomio Bloodhound Gang/stupidità non vi preoccupate, perchè la successiva "Pennsylvania" e la già citata "Uhn Tiss Uhn Tiss Uhn Tiss" riporteranno il gruppo di dementi sulla Terra.

Concludo e dico che "Hefty Fine" è comunque un misto di "explicit lyrics" e doppi sensi, ma scivola bene, certo sa un pò di forzato, ma è un ottimo lavoro da sottofondo, insomma non ci sarà l'effetto "Balls Out", come il titolo del secondo pezzo dell'album.

Aspettiamo il prossimo, stupidissimo e demenziale lavoro dei giullari del terzo millennio.


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