Tanti anni fa c'era un moccioso che nella sua bella città respirava un'atmosfera di sogno per chi come lui si apprestava a diventare un appassionato di musica rock. I ragazzi più grandi portavano  i capelli lunghi e in estate indossavano magliette psichedeliche colorate mentre  d' inverno sfoggiavano maxicappotti lunghi fino alle caviglie. 

 Ogni nuova uscita  era una gioia, gustata rigirandosi tra le mani l'enorme e profumata copertina cartonata dell'album acquistato  da qualcuno e scambiato (dopo averlo mandato giù a memoria) con gli altri nella comunità reale e non virtuale,  con la raccomandazione di stare attenti con la puntina del giradischi. Si traducevano i testi dall'inglese e si trascrivevano in un quadernetto, si mischiava il progressive con l'hard rock senza essere bollati di appartenere con ignominia all'una o all'altra corrente e chi dimostrava di saperne un po' di più della musica che ci interessava era una sorta di profeta che, in un'epoca dove non esistevano mezzi d'informazione oltre la  carta stampata e la radio, diventava un punto di riferimento. Scrivere recensioni? A che pro? Roba da vecchi babbioni, non da mocciosi seppure appassionati,  giacché quando ci si vedeva si poteva discutere animatamente della bravura di un cantante come Robert Plant oppure  della maestria di uno Squire al basso.

 Ad esempio, un passaparola e una copia prestata dell'album di Bo Hansson gli garantirono vendite  a raffica per almeno due- tre anni. La copertina con la mano che porge l'anello di Sauron, e che ora mi ritrovo tutta consumata sul dorso, era di un fascino incredibile tra noi mocciosi che ascoltavamo dalla A degli Argent  alla Z  di Zappa. Il nome Bo Hansson non ci diceva niente ( e nemmeno al magico Database di Debaser), invece era un valido polistrumentista svedese (un Mike Oldfield ante litteram) che in patria aveva avuto un buon successo in coppia con un batterista jazz , tanto che Jimi Hendrix nei tour in Svezia aveva voluto il duo come opener dei suoi concerti registrandoci anche qualche jam (i cui nastri sono ancora in mano a qualcuno che non si decide a tirarli fuori). In realtà "Lord of the Rings" del 1972 era una ristampa inglese della Charisma,  dopo il successo che l'originale intitolato "Sagan Om Ringen" aveva avuto due anni prima in Svezia.

 Hansson era un virtuoso dell'organo e del moog e in questo disco suona anche la chitarra elettrica e il basso accompagnato dal bravo percussionista Rune Carlsson  e da un sassofonista e un flautista. Il lavoro, interamente strumentale, era ispirato dall'omonima opera di Tolkien ed è permeato da una malinconia virile attraversata da un mood psichedelico a volte molto affine al Live at Pompeii dei Pink Floyd. Esplicativi in tal senso la bellissima "At The House Of Elrond/The Ring Goes South" e gli echoes  che percorrono la movimentata "The Old Forest/Tom Bombadil".

  Altrove Hansson arriva a fondere Ennio Morricone proprio con i Floyd, come ad esempio l'evocativa opener "Leaving Shire", che usa un tappeto ritmico marziale sul quale si intrecciano la languide note del moog e le aperture dell'organo Hammond. Oppure arriva a spiazzare l'ascoltatore ricordando le percussioni latine di Santana nella lussureggiante "The Black Riders/Flight To Elrond" (hammond a manetta e assolo di chitarra finale) e la cavalcata di "Shadowfax" con il destriero di Gandalf lanciato al galoppo.

 Le altre perle del secondo lato sono la malinconica "Lothlorien" che riprende il groove percussivo tribale dell'opener e l'arrembante battaglia di "The Horns Of Rohan/The Battle Of Pelennor Fields", dove i piatti della batteria mimano il cozzare delle spade e il moog disegna traccianti di frecce che attraversano il cielo.

 Un album che ancora oggi conserva il suo fascino ma che gli "scaricatori" (parola dal doppio significato) di professione saranno pronti a condannare come irrimediabilmente datato, in quanto troppo incentrato sull'obsoleto suono di organo e moog che a noi italiani ricorda tanto il Guardiano del Faro (ahahaha... Dio ce ne scampi&liberi!). Ma quanto conta il giudizio di OGGI?

OGGI la musica è racchiusa in un flusso di dati scaricabili dalla rete, un moccioso non scambia più dischi ma files . In qualche settimana è in possesso di tutto lo scibile musicale prodotto degli ultimi quaranta anni ed è pronto a discettarne con sicumera scrivendo recensioni dopo aver dato un sommario ascolto. La copertina? Magari la vede per la prima volta per postarla assieme alle sue ricerche musicali fatte su internet  e giammai ne sentirà né il profumo e né gusterà  il tatto. I testi? OGGI, con tutto l'arretrato che ci sarebbe d'ascoltare, chi ha più il tempo di capire che caspita avevano da dire i Van der Graaf nelle loro oscure storie di pesci killer o di case senza porte. I generi musicali? OGGI chi si infila nel culo la lancia di Odino trova ridicoli i ditalini che Rick Wakeman fa alle sei mogli di Enrico VIII e viceversa.

 E i voti, gli stramaledetti voti ? OGGI i mocciosi sono più dispiaciuti di un cattivo giudizio di una loro recensione che dell'insufficienza presa a scuola. Gli amici con cui OGGI discutere di musica? Delle persone anonime nascoste dietro un nickname e delle quali sai nemmeno  se hanno una faccia da pirla e/o una sorella bona.

 OGGI chi ne sa più di te ed ha un background (ma come mi piace il suono di questa parola!) non è più un riferimento ma un saccente e un pallone gonfiato. Una volta poteva piacere o meno  John Lennon (per la cronaca io ero per la seconda), ma comunque era degno del massimo rispetto per tutto quello che ha dato al rock. OGGI c'è gente che dice di amare la musica e poi su queste stesse pagine virtuali inneggia all'assassino di Lennon, ed il bello è che viene pure pubblicato!

  E che vuoi fare, metterti a piangere ammorbandoti la uallera fresca fresca d'abbronzatura ? (Eggià, da  fricchettone faccio il bagno completamente nudo alla faccia dei mocciosi metallari epperò bigotti che infestano Debaser). Meglio buttarla sul ridere...

 

"E allora venga la fine del mondo in ottanta giorni!!!"

"Quaranta papà, quello era il giro del mondo..."

 

(La Smorfia, 1979)

 

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