Bootleg? Cos'è un Bootleg? Cosa sono i Bootleg? Si tratta di dischi prodotti e commercializzati senza l'autorizzazione del detentore dei diritti d'autore. Spesso sono registrazioni di concerti ottenute con microfoni nascosti e altre volte si tratta di materiale registrato direttamente dalla casa discografica che successivamente viene messo da parte. Non abbastanza al sicuro a quanto pare. Esistono un infinità di bootleg contenenti materiale di Dylan risalente ai vari periodi della sua carriera. A partire dalle prime registrazioni adolescenziali  fino ad arrivare agli ultimissimi concerti. Non esiste periodo di Dylan che non sia stato spulciato e messo a nudo da queste pubblicazioni. E ne sono immensamente felice.

Ma parliamo del disco in questione. Siamo nel 1962 e Bob è impegnato nelle registrazioni di quello che sarà il suo secondo disco e il suo primo capolavoro.

"The Freewheelin' Bob Dylan" che sarà pubblicato l'anno seguente.

Bob Dylan a ruota libera appunto. L'album contiene i suoi primi famosissimi capolavori: La devastante "A Hard Rain's A-Gonna Fall", la malinconia brillante di "Don't Think Twice, It's Alright", l'intelligente ironia di "Talkin' World War Three Blues" e la dolcezza essenziale di "Girl From The North Country". Il genio creativo di Dylan sta nascendo.

Le registrazioni si tengono a New York tra Aprile e Novembre. Molte canzoni saranno scartate. Materiale ottimo ingiustamente lasciato fuori. Questo sfortunate escluse sono accolte all'interno del disco di cui voglio parlarvi: "The Freewheelin' Bob Dylan Outtakes".

Bob è su di giri. Si diverte. Travolto dalla sua carica creativa. Canzoni originali di bellezza straziante si alternano a cover energiche e spensierate. Canzoni D'Autore eccezzionali ("Let Me Die In My Footsteps"), Folk ("The Ballad Of Hollis Brown") e Blues ("Milkcow's Calf Blues") la fanno da padroni. Ma c'è qualcosa di inaspettato. Qualcosa che nella pubblicazione ufficiale non si sentirà per niente (o quasi). Una Band lo accompagna in alcune canzoni. Un suono ricco. Energico. Brillante. Un accompagnamento che sembra rotolare vorticosamente intorno alla voce espressiva del folletto scatenato. Suoni che a tratti sembrano provenire dall'album "Bringing It All Back Home" di qualche anno dopo.

Il nostro prezioso bootleg si apre con "Baby Please Don't Go", vecchio blues registrato per la prima volta da Big Joe Williams nel 1935, brano che sarà "toccato" da molti nel corso degli anni. Bob non se la cava male alla chitarra e l'amata armonica può giocare liberamente tra una strofa e l'altra saltellando su e giù. Ma il meglio deve ancora arrivare. Vediamo i punti salienti.

La seconda traccia del disco, "Corrina, Corrina", può lasciare senza parole per la sua delicatezza. Le dita scivolano con sicurezza sulla chitarra. La voce si lascia dietro una scia di malinconia dopo ogni frase. Un esecuzione perfetta.

Poi dal nulla si fa strada "Mixed Up Confusion" (3 diverse take proposte su questo disco) introdotta dal cantato divertito che recita: "I got mixed up comfuion ,man it's a-killin' me".Bob fa partire la miccia ed ecco che la Band esplode e lui ci si butta dentro.La batteria tente rotola impazzita mentre il piano, il basso, l'armonica e una chitarrina affilata  fanno il resto. Trampolino perfetto per frasi come: "Sto cercando delle risposte, ma non so nemmeno a chi chiedere!". Stesso trattamento "elettrico" per "It's Alright Mama" (primo successo di Elvis) e per una delle due take di "Rocks And Gravel". 

Uno dei gioielli del disco è sicuramente "Let Me Die In My Footsteps". Destinata a diventare una delle escluse più famose della produzione di Dylan. Con voce consapevole canta: "alcuni che credono che la fine sia vicina invece di imparare a vivere imparano a morire".

Troviamo anche "Lonesome Whistle Blues", cover del vecchio successo dell'amato Hank Williams (tra i primi idoli del giovane Bob)

Questo bootleg non deve sostituire l'album ufficiale. Ma lo può affiancare e completare in modo impeccabile.           

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