Bob Dylan (nome d'anagrafe Robert Allen Zimmerman) nasce nel 1941 e rivoluziona la musica e la canzone d'autore in Occidente, portando il folk e il rock in territori impensati. Influenzato da Woody Guthrie e dalla Beat Generation, vince il Nobel per la Letteratura nel 2016.

Artista iconico statunitense attivo dal 1961, pioniere del folk rock, vincitore del Nobel per la Letteratura. Famoso per testi poetici, cambi di stile, dischi epocali e una produzione sterminata.

Bob Dylan su DeBaser è tutto e il contrario di tutto: tra Nobel, folk, rock, dischi scornati e capolavori, le recensioni si dividono tra deliri entusiastici e sberleffi stitici. Trovi testamenti artistici, resurrezioni, misteri, auto-distruzioni e qualche abbaglio cosmico. Un viaggio tra la memoria e il suono, la poesia e il casino di vissuti e fan (troppo) devoti.

Per: Fan ossessivi, neofiti curiosi, polemisti dei social, romantici della nostalgia, debaseriani in cerca di spiegoni e chiunque non tema la confusione cosmica Dylaniana.

 «Blood On The Tracks è un'equazione. È presto detto: Bob Dylan è il più grande e questo è il suo album migliore. Di conseguenza questo è il più bell'album della storia della musica.»

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 «Mi sto innamorando di Calliope: lei non è di nessuno, perché non concederla a me?... Madre delle Muse, ovunque tu sia, sono già sopravvissuto da un pezzo alla mia vita.»

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 «Deve essere assai dura la vita dei dylanologi, visitati come sono, notte e giorno, ora da questo, ora da quel Dylan. Che la lista è lunghissima...»

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 «Chiedessi a Mr. D un buon motivo per sentirlo ancora mi vedrei rivolto un seccato e incomprensibile mugugno a labbra serrate, dalla consueta faccia da stronzo...»

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 «Shadow Kingdom, in sintesi, è una presa per il culo. Ma di quelle fatte bene, di quelle che da quasi sessant'anni ci fanno voler tremendamente bene al vecchio bastardo.»

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