Tenebrarum a Roma Est: Core de Tenebra ist/est Stuff da Night Starker.

«Dicono l’eroina t’ammazza e chissenefrega! Ma chissenefrega pro’… io sto bene. Io me faccio ‘na pera e me metto a ride, capito, quanno ce… problemi nun ce n’ho, poi me faccio ‘n’artra pera… perché a me ‘sta vita me da soltanto angoscia… ’sto modo de… de de… ’sti ‘sti rapporti che ce stanno a me nun me interessa nun me ne fregano gniente, a me de de avecce ‘n’autobus in più nun me ne fotte gniente… me ne vado a piedi… me faccio ‘na pera de… invece d’eroina me la faccio de anfetamina, così coro, ce vado a ducento all’ora!»

Ciao! Loro sono Bobby Joe Long's Friendship Party aka Oscura Combo Romana aka er synthpop de Roma Est aka Peter Seamus O'Toole aka Lawrence D'Arabia. E adesso che er poro Bobby Joe Long l'hanno crepato e non potrà più sputare dritto in faccia alle telecamere, co' questo ce scopi 'na fine d'estate in macchina all'Idroscalo o preferibilmente 'st'inverno in qualche stanza d'appartamento dentro al niente, ché le cattive notizie so' sconvolgenti de mattina presto co' gli occhiali da vista, ma c'hanno più stile col trench in leather e Persol 649 dopo mezzanotte. Ma dimmi. Ma quanto ti piace la tua donna, e ho detto la tua donna, non una troia o un'amante qualsiasi, quando con la punta della lingua ti lavora quello Shirley Temple sulla cappella che ti fa impazzire o con un cambio di scenario e d'identità ai limiti dell'orgasmo alla Lost Prenestina Highway ti succhia il grilletto con una fava posticcia sul comodino, e quanto ti piace oggi in a last minute switch il tuo uomo mentre ti regge e accarezza le palle da tergo dopo una settimana che ti ha rotto il cazzo, per poi tagliargli la gola mentre ti adora la verga sbrigandoti una fellatio meccanica? E Comunque, pe' capisse, Bobby Joe Long, lui prende e sputa direttamente in camera nell'aula del tribunale, passando in un attimo da uno stato emotivo pacioso e bonario ad una recrudescenza di livore ancestrale nei confronti dell'umanità. Robert Joseph Long trasfigurato dall'odio. Mondo Bizzarro.

Bobby Joe Long's Friendship Party sono un disturbo della personalità narcisistica, sono una band fantasma dalle filastrocche tetre e crude, ripetitive, ipnotizzanti, e dal vivo si manifestano tipo ectoplasmi. Prosa d'alienazione straparlata, imprevedibile. Questo è il 4° album, promozionato e distribuito in modalità quasi mail art/tape network, fuori il 14 Giugno di quest'anno. True Crime Ist Freundschaft. Rispettivamente Bobby Joe Long, Ted Bundy, Charles Starkweather, Richard Ramirez, in quest'ordine.
E siamo a quattro, tutti nel braccio della morte.
Perché a Richard Ramirez aka The Night Stalker nun je dovevi mai rompe er cazzo.

Performatori also know as Dramatis Personae sono Henry Bowers, testi e dritte nell'ultravox romana, Peter Spandau, basso monolitico e synthetizzeria, Arthur Ciangretta, chitarre e nuovi e niente stenti, qui saziati in Zona Vampa dagli scratch di Dj Myke in una Notte De Varpurga, da programmazioni, sax, synth, drum machine e produzione Bianchi e dall'occasionale real tunz tunz di Donald Renda. Stati di agio e de disagio nei BJLFP oggi che cercano l'autodeterminazione con finalità autorealizzative per una autocelebrazione egoriferita, ma c'hanno l'auto co' le quattro frecce in doppia fila e mo passa il vigile. Roma è molesta e in tutti i casi una volta ho visto un coatto dire ad un altro io ti uccido in quattro mosse / mentre pagavo il conto dello xanax co' la tachipirina. Roma manesca fonica, Roma meschina sonica.

Chi Ha Ucciso Laura Palmer? è un MacGuffin, di tutto si parla lì dentro tranne che di lei, un incubo suburbano nell'ultra-periferia. Ma al di là di un potenziale astuto clickbait su youtube, la questione fondamentale è che ora il 24 Febbraio 1989, tra mezzanotte e le quattro del mattino, a Twin Peaks non è stata ammazzata nessuna ragazza, quella notte è avvenuta un'intercettazione e quella storia potrebbe non esistere più, un plot twist, un'ucronia diegetica senza fiato... E subito dopo Nick Cave reinterpreta La Sedia De Grazia col lieto fine perché sul più bello salta la corrente.
The irrepressible urge to steal SoKo's Socks and the sniff them covertly.

Pellicce psichedeliche, Kennedy morti, Scherzi assassini. Perché i riferimenti non sono solo letterari, cinematografici e vari ed eventuali, ma anche musicali. E allora puoi sentire gli scintillii delle tastierine di Fabio Liberatori che poi diventano un torrente in piena digitale di synthwave in Acqua e Sapone che qui diventa Fuoco & Merda, le corde liquide spazialiste dell'Alan Parsons Project, raffiche di Spandau in un basso infettato di maroccolite acuta e in un altro che prende da Saint Huck... Achtung! Gated reverb su una quarta di rullante elettronico e charleston zompettanti e rimbalzanti, code strumentali luciferine che ti leccano il buco del culo, una melodia The Cure soprastante un giro New Order, chitarre Steve Stevens in Idol, ché se non ti piacciono cose ignoranti e illetterate come Rebel Yell, Eyes Without A Face, Dancing With Myself, White Wedding, Shock To The System, Neuromancer, Wasteland, sarebbe quasi ora che ricominciassi a riconsiderare i tuoi gusti, perché è vero che si dice 'i gusti so' gusti' e tu ascolti solo Klaus Wiese und Karlheinz stuka di Stockhausen, ma se non ti fa godere l'IDOLO e non ti piacciono le vangate tamarrate cyberpunk, allora non hai nessun gusto per l'orrido dell'horror e te li sei meritati i Genesis ché in Abacab Carcosa We Trust, ché co' Abacab Carcosa noialtri conquisteremo Aldebaran, e allora i tuoi sono proprio gusti di merda, ché strillando che cos'è questo fracasso del cazzo? mi viene in mente che C'ho Tutto Un Sogno Ramones in cui io non faccio una specie di religione professata di certi suoni polverosi e attempati, non cerco la spilletta sul podio della corsa campestre al doposcuola del post punk. Io sono il dogma nella periferia, quello che attraversa ogni via, recessione e pandemia, l’Astra Zeneca pe’ la tua nostalgia, l’orribbile epifania che pure la fede te se porta via.... E allora onore ar primo Sciarpi, quello de Rocking Rolling, No East No West e Io e L’Es, che è stato molto più di te che vanti il remix de un progetto x che conosci solo te. C’ho tutto un sogno Ramones, dove sempre e solo cose turche e sorci verdi cor tabù sur menu, dove solo belle fregne e colazione all’antica cor latteppiù. Bastone col teschio in argento e prognosi riservata, latrati de cane e Joy Division e Carbonara e Le Notti in Solitaria, che sono anziano perso in un esotico posto tequila bum bum...
E ancora Dark-Funk e Italo Disco e Johnson Righeira e Tengo Duro e V.A.F.F.A.N.C.U.L.O.!
Dove sul Santo G.R.A. il nr. 23 è il caos che è strisciante e poi duellanti, rapinatori e Night Starker! AOH!

Richard Ramirez - rapista, per l'inferiorità substradale, perturbante e petto nudo
lui te dice se stai a sgrava' - se stai a sgrava',
anche Ronald Reagan avrà fatto rimbarza',
ha fatto rimbarza' - ha fatto rimbarza' - ha fatto rimbarza' - ha fatto rimbarza'!

Ciao! Volo dell'Arcangelo, lui è lo spettro, l'apparizione del fu Gabriele D'Annunzio aka VateWave aka il Duca Minimo aka il volatore arcangelico che ti risacca perle di sborra sul tuo volto silvano in un episodio neofolk/The Smiths accompagnato da Guido Keller che lancia il pitale smaltato decorato su montecitorio e mazzi di fiori sul vaticano e sul quirinale, ché la mia donna i miei figli se li beve tutti in milioni con un vibratore asciutto sul letto disfatto, ché scopare con una donna intelligente di personalità è più bello, ché qui non si fa all'ammore, qui si scopa, e se la pensi diversamente sei uno stereotipo freudiano, e in quanto a te io amo le donne come te, sicure di sé anche in decolté accompagnate da un fantastico chignon, che non dicono mai di no mentre schiacci la testa sul cazzo e glielo chiavi in bocca fino in fondo e vieni di schizzo forte nel fondo della gola, e su questa Bela Lugosi's Tanz ci balla Tomas Milian, pensando a Richard Benson e alle labbra di Natasha Hovey d'annata che ti avvinghiano flower power e suonano il rusty trombone che mentre muove la bocca penso solo se è una zozza o no che fa i giochi di ruolo co' le voje de Bela Lugosi, che se non le soddisfi ti mandano in nevrosi, ti mandano in necrosi.
Do you «Ever get the feeling you've been cheated?» ovvero «Avete mai avuto la sensazione di essere stati truffati?». We Put Our Trust In You, Abacab Carcosa.
Body Horror & Winston Churchill. Hail to the New Flesh. Hail Abacab Carcosa.

BJLFP si fraintendono volutamente, come volontariamente si lasciavano fraintendere e mistificare il lavoro di Lasse Braun, la carriera di Joe D'Amato, la merda di cane di John Waters, i Mondo Movies.
Le leccate d'asfalto, perché le risate chiassose e i resoconti sarcastici sono l'antidoto alla vergine di Norimberga della realtà che porta con sé grottesco e tragicomico, ma anche angoscia reale, tangibile, agghiacciante, guardando un vuoto fisso, senza parlarne con nessuno, maledicendo ogni brutto giorno della settimana. Il disagio, il pessimismo e fastidio, il fatalismo, la desolazione di Roma Est, dove DDR non sta a Deutsche Demokratische Republik, dove il delirio è parola parlata, urlata in metrica accentata accelerata in modalità ritmo e poesia del demone delle peggio borgate, ché se te parlano de PIL fatte er segno della croce, e anzi, facce de ogni 'retico 'n prete ché da queste parti i morti camminano veloci, ché qui risponde Casa del Diavolo, laddove la luce mostra e il buio mostro e tira fuori anche una fedeltà inflessibile, implacabile, e una sentimentalità intransigente pure che si er Papa me donasse tutta Roma [...] e me dicesse lassa anna’ chi t’ama, Io ja risponderebbe, No! Sacra Corona! SACRA CORONA!

Giornate alla Jonathan Harker quando sale in carrozza a Bistritz cor magone / venirmi a trovare quando sto ner tagadà dell'umore, tra nervi spezzati, hit del momento e sensoriale confusione. 29 Settembre 2022, questa notte è la quarta e ultima notte di tregenda, BJLFP è fiction iperrealista, e questa era fiction, una simulazione, Laido Sicofante! anche perché la grammatica è uno stratagemma borghese [...] fosse per me sui muri solo cazzi, fregne e stronzo chi legge / non penso sia una buona soluzione, ma lo faccio per la soddisfazione di vedervi squagliare sui muri come i rimasugli di una maledizione.

Dritto all'inferno nella notte capitolina.
Vengo dal nulla e verso il nulla viaggio spedito,
il buio è la mia culla, il dress code del pervertito.
In una Roma Est avvolta perenne dal fitto mistero,
dove il fatto non fa cronaca, io indosso un mantello nero.
Non c’è meta e ragione, la macchina da presa si muove all’indietro
e tutto è sempre più lontano dal centro dell’azione…
Dove:

sagome goth, musica a palla, zaffate de fumo, buio che non vedi un cazzo
in un vortice de totip, nella negletta Roma Est, vessato da ogni sorta de trip
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