Come siete messi a spirito guida?

Io, col mio, ultimamente, ho qualche difficoltà, nel senso che faccio molta, molta fatica a seguirne i consigli. E, a volte, giungo persino a domandarmi se egli sia davvero il tipo adatto per me.

E' chiaro però che non si può vivere con un simile tarlo, pena l'irrimediabile perdita della coscienza, se non addirittura dell'individualità, entità astratte che nel concreto altro non sono che sue emanazioni.

Inoltre, per il semplice motivo che egli vi conosce nel profondo, quel che suggerisce è del tutto esente da falle. Quindi, in buona sostanza, tocca rassegnarsi e obbedire ai comandamenti più strani. E tali comandamenti riguardano ogni scelta, piccola o grande, che in questa vita ci tocca compiere.

Dal sostentamento primario (dicasi vitto e alloggio) a quello secondario (dicasi fanciulle in fiore) fino a quello terziario (dicasi nutrimento spirituale) lo spirito guida è sempre li a metter becco, dicendoti in continuazione “fai questo, fai quello”.

Ora nella categoria del terziario rientra ovviamente anche la musica e il problema, il dubbio, il tarlo che mi rode (problema, tarlo, dubbio che, come detto, non posso permettermi) riguarda proprio la musica.

Ma, prima di parlarvene, occorre che vi descriva a grandi linee le caratteristiche, fisiche e psicologiche, del mio spirito guida.

Egli, innanzi tutto, è proteiforme, ovvero mutante, oppure cangiante, come preferite. Le sue forme predilette sono tre, ma non lo si può definire uno e trino, in quanto ci sarebbero, in verità, alcune forme minori che vi risparmio.

Egli è sardo, ovvero isolano, ma anche, in un certo senso, isolato per non dire isolante.

Egli appartiene al regno animale, ovvero è un animale, o, per meglio dire, più animali. E, a seconda dei giorni o dei momenti, mi si para innanzi con le seguenti fattezze: asinello bianco albino, cinghiale, muflone.

Tra le caratteristiche fisiche quella senza dubbio più interessante è che le versioni sarde dei suddetti animali sono insolitamente più piccole rispetto agli analoghi peninsulari.

Tra quelle psicologiche risaltano invece una intelligenza e una lungimiranza fuori dal comune. Voi mi direte, e grazie, se no che cazzo di spirito guida sarebbe?

Beh, siete fuori strada. Gli spiriti guida sardi, forse in virtù del detto “nella botte piccola c'è il vino buono” sono unanimemente considerati i migliori in circolazione.

Senza contare il fatto che ad altri umani capitano in sorte spiriti guida ben peggiori. Io, per dire, conosco parecchia gente che per consiglieri ha squali, caimani e altre bestie non proprio gioconde. E' probabile, però. che, darwinianamente, a loro sia andata meglio (forse addirittura molto meglio) che a altri.

Comunque , tornando alla musica, l'asinello bianco albino, sognante e un poco assente, porta la mia anima all'ascolto di certe addormentatissime nenie barrettiane oppure di colorate gemme psichedeliche tardo sixties oltre che old England

Il muflone sardo, detto anche super pecora, incline a inerpicarsi per dirupi o luoghi irrangiungibili ai più, mi indirizza invece verso solitudini mistiche alla Coltrane o a certo folk senza tempo tipo Nick Drake.

Il problema è con il cinghiale (sempre sardo savasandir) il quale, più selvatico e grezzo rispetto ai pards, cerca di convincermi all'ascolto di cose abbastanza inqualificabili, specie se paragonate alla raffinatezza dei musici sopra citati...

Per dire, è da un po' che sostiene che nel mio imperscrutabile profondo io avrei come musicista preferito un tal Gionbongiovi, un terrificante piacione ex zazzeruto dedito da sempre ad uno sconfortante rock da stadio.

Ecco, ci sarebbe da mettersi le mani sui capelli. Io credo però che il mio spirito guida agisca a fin di bene, in virtù di quella scienza nota come riequilibrio apotropaico e, in taluni casi, patafisico.

Detta scienza ha l'obiettivo di diminuire quel che è in eccesso e aumentare quel di cui invece siamo scarsi. Ovvero, venendo al caso nostro, e sempre rispetto alla musica, meno cielo e più fango.

Che infangarsi ogni tanto pare che non sia poi un male, anzi. Del resto l'uomo troppo immacolato, è forse più pericoloso di quello dedito a ogni genere di sozzura. Senza contare poi che l'alto tasso testosteronico del Gionbongiovi andrebbe a contrastare quel che in me è pavido, esangue, malaticcio.

Ebbene tutto ciò io razionalmente lo capisco, ma davvero faccio fatica. Ci sto provando però, ci sto provando con tutto me stesso....

Ecco, per dire, questa “You give love a bad name” la sta ascoltando da due ore, soffrendo via via sempre meno.

Non è orribile, è magica...non è enfatica, è corroborante...non è rock da stadio, è rude senza far male...non è falsa, è quello che sarei senza sovrastrutture...

Ecco non so se vomitare o essere felice...

Nel dubbio esco...in strade le fanciulle mi guardano languide...bene, molto bene...

Trallallà...

Elenco tracce e testi

01   You Give Love a Bad Name (03:43)

Shot through the heart,
And you're to blame.
Darling you give love...
A bad name.

An angel's smile is what you sell,
You promised me heaven,
And put me through hell.
Chains of love got a hold on me,
When passion's a prison,
You can't break free.

Oh... You're a loaded gun... Yeah...
Oh... There's nowhere to run,
No one can save me,
The damage is done!

Shot through the heart,
And you're to blame.
You give love a bad name. (Bad name)
I play my part and you play your game.
You give love a bad name. (Bad name)
You give love a bad name.

Paint your smile on your lips.
Blood red nails on your fingertips.
A school boy's dream, you act so shy.
Your very first kiss was your first kiss goodbye.

Oh... You're a loaded gun... Yeah...
Oh... There's nowhere to run,
No one can save me,
The damage is done!

Shot through the heart,
And you're to blame.
You give love a bad name.
I play my part and you play your game.
You give love a bad name,
You give love...

Shot through the heart,
And you're to blame.
Darling, you give love a bad name.
I play my part and you play your game.
You give love a bad name, (Bad name)
You give love a bad name!
You give love a bad bad name!
A bad name.
You give love a bad name.
You give love.... a bad name.

02   Livin’ on a Prayer (04:10)

Carico i commenti...  con calma