Alcuni film prima che essere brutti, si caratterizzano per la pochezza dei contenuti o perché la storia viene raccontata in una maniera insufficiente: in questi casi può mancare una idea principale che tenga in piedi il film oppure questa può essere sviluppata in maniera lacunosa e molte volte causa anche operazioni di 'taglio' fatte per ragioni di opportunità, possono risultare se non incomprensibili almeno pieni di vuoti che non vengono e non verranno mai riempiti.

In questo caso specifico molto probabilmente abbiamo sia una idea di base che in sé è abbastanza debole, perché comunque abusata nel cinema sia di genere fantascientifico che di azione, sia uno sviluppo delle dinamiche del film che è deficitario e scarno di informazioni e di contenuti emotivi e adrenalinici adeguati per quello che si pretende essere un action movie fantascientifico.

Diretto dal regista Brian Smrz, '24 Hours to Live' è un nuovo film di fantascienza Made in USA completamente costruito sull'attore Ethan Hawke, divenuto oramai una costante nelle produzioni sci-fi hollywoodiane e questo anche perché ha sinceramente dimostrato nel tempo di sapersi bene disimpegnare in produzioni del genere a tutti i livelli.

In questo caso interpreta il ruolo di Travis Conrad, un ex commando che dopo il congedo ha intrapreso la carriera di killer a pagamento per degli importanti committenti internazionali. All'inizio del film scopriamo che la moglie e il figlio sono stati uccisi in circostanze non precisate l'anno prima e lo troviamo sulla west coast che pesca in spiaggia in compagnia di suo suocero Frank, interpretrato da un'altra icona del genere, l'attore Rutger Hauer.

Nonostante abbia deciso di smettere, non riuscendo a perdonarsi la sua assenza mentre uccidevano la sua famiglia (numerosi i flash-back in cui la moglie lo invitava a smettere e a restare assieme a loro invece di continuare a svolgere quel tipo di attività), Travis, una volta contattato dal suo amico e ex commilitone Jim Morrow, accetta, allettato da un compenso molto importante, di portare a termine un'ultima missione per una misteriosa compagnia operante in Africa e denominata Red Mountain, la quale è interessata a fare eliminare due agenti dell'Interpol in possesso di un dossier che la riguarda.

Travis allora viaggia via aereo per Hong Kong dove sotto falsa identità entra in contatto con una dei due agenti, la bella Lin (Xu Qing). I due passano la notte assieme e la mattina dopo Travis non riesce ad ucciderla, perché coinvolto emotivamente e anche perché sa che lei ha un figlio della stessa età del suo. Quindi decide di lasciare l'albergo e di mollare, ma mentre si allontana viene ucciso proprio da Lin, che aveva intuito il suo scopo iniziale e chiaramente inconsapevole della sua 'redenzione' gli spara mentre è in strada.

A questo punto tuttavia interviene l'aspetto fantascientifico del film. Travis infatti si risveglia dalla morte in maniera imprevista dopo essere stato sottoposto a un particolare intervento degli specialisti della Red Mountain, che gli danno altre 24 ore di vita per interrogarlo e sapere che cosa sa riguardo le scoperte dell'Interpol, ma Travis oltre che rifiutare di collaborare, gli si rivolterà praticamente contro e scappa via dalla prigionia deciso a spendere quelle ultime ore della sua esistenza per rivalersi nei confronti di chi lo aveva usato in tutti quegli anni.

Scoperta la vera natura della Red Mountain, una organizzazione paramilitare che compie interventi chirurgici sperimentali su cavie umane, soprattutto bambini, sequestrati in dei villaggi africani ai confini della Namibia, Travis, nonostante la precarietà del suo stato di salute e le allucinazioni sempre più ricorrenti, spenderà quelle ultime 24 ore per permettere alla persona che l'ha ucciso, l'agente Lin di mettere in salvo se stessa e suo figlio e di consegnare il dossier ai vertici dell'Interpol prima che la Red Mountain se ne impadronisca. Il resto della trama è un susseguirsi di scene d'azione per lo più abbastanza scontate e poco eccitanti. Secondo me girate tutto sommato in una maniera poco convincente.

'24 Hours to Live' propone un'idea, quella dell'action movie in cui l'eroe ha un tempo limitato per portare a termine una mission determinata che non è sicuramente originale. Anzi come detto il tema è stato variamente abusato. Ma il problema tuttavia non è tanto questo, perché del resto credo che questo sia un sistema che continuerà a funzionare a 'tempo indeterminato' nella storia dei film del genere, quanto i troppi elementi introdotti all'interno della trama e mai apprendisti e in ogni caso la mancanza di un certo pathos nella recitazione da parte degli attori tra cui forse spicca solo Paul Anderson nel ruolo dell'amico e ex commilitone di Travis, Jim Morrow, ma cui è destinato uno spazio limitato.

La recitazione degli attori principali invece, Ethan Hawke in primis e Xu Qing, non è esattamente scadente, ma sicuramente piatta e priva di spunti particolari come tutto il film, cui effettivamente non vale la pena dedicare il vostro tempo.

Unica scena cult e che vale la pena di essere menzionata: nel finale convulso in cui la Red Mountain cerca di eliminare a tutti i costi Travis, un paio di agenti si intrufolano in casa del suocero Frank, che però anziché farsi sorprendere li fa fuori a fucilate davanti alla porta di ingresso di casa sua con la freddezza di un veterano. Una piccola scena fatta apposta per Rutger Hauer e un giusto omaggio a un 'campione' dei film di fantascienza di serie b che dimostra, come dire, di avere ancora cartucce da sparare.

Carico i commenti... con calma