Dopo un anno, il 2006, passato a raccogliere i frutti del successo del doppio lavoro "Wide Awake/Digital Ash" datati 2005, arriva quest'anno il momento di rimettersi in moto. E in attesa di "Cassadaga", previsto per aprile (già reperibile sui noti server), esce un gustosissimo antipasto in formato EP dall'arioso titolo "Four Winds".
Sei tracce per mezz'ora di ottima musica che potrebbero essere già di per sè un lavoro completo, anche perchè solo la title track comparirà sul full lenght. La bassa fedeltà è ormai un lontano ricordo, Mr Conor Oberst è ormai un artista affermato e con tutte le carte in regola per entrare stabilmente nelle alte sfere musicali ed occupare un posto rilevante fra i big del rock contemporaneo. Il suo suono parte comunque da una base country folk, ma si allarga ad abbracciare il pop rock, sempre con lo stile inconfondibile che ha fatto conoscere Bright Eyes al mondo.
Andiamo con ordine: "Four Winds" è un folk pop delizioso, ingraziato da una semplice e accattivante melodia, di cui il violino è il principale artefice; "Reinvent the Wheel" è la classica country blues song dai sapori antichi, con armonica a bocca alla Dylan/Springsteen; "Smoke Without Fire" è una ninna nanna di solo voce e chitarra acustica, evocativa e carezzevole con M Ward ospite d'eccezione; "Stray Dog Freedom" è una canzone pop rock dal retrogusto seventies; "Cartoon Blues" è una cavalcata folk che ci ricorda il Bright Eyes di Wide Awake; la conclusiva "Tourist Trap" è una ballata ipnotica e solitaria, come certe strade dell'assolato south west.
Un disco che nella sua semplicità rappresenta un vero gioiello di rara bellezza, e se queste sono solo le premesse, non ci rimane altro che tuffarci subito sul piatto forte, quel 'Cassadaga' ancora caldo di stampa e pronto per essere divorato dai viziati e avidi fans sparsi ai quattro angoli dei venti.
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