"...The hungry and the hunted
explode into rock'n'roll bands"


Una porta che si apre, il lembo di un vestito che si muove, una visione di donna che danza: così inizia il viaggio di Bruce Springsteen da Freehold al mondo intero, uno di quei dischi-simbolo del rock. Da una vecchia Chevrolet via lungo la notte passando con l'acceleratore spianato attraverso il sogno americano, i sogni di giovinezza, via dalle prigioni
d'asfalto della città per sparire alla fine della Flamingo Lane, dove gli amanti solitari soffrono negli angoli bui e dove i poeti non scrivono niente, se ne stanno solo da una parte e lasciano che tutto sia come è

Alle spalle Bruce ha due (ottimi) dischi pubblicati 2 anni prima che ricordano nomi d'oro come Bob Dylan e Van Morrison, centinaia di concerti in giro per la East Coast e 26 anni di sogni di rock n' roll: il bambino che a 7 anni imitava Elvis Presley è diventato il ragazzo che ha segnato la storia del rock. Canzoni cariche di passione, gridate con tutto il fiato che si ha in corpo, con quel grido di quando il cuore è troppo gonfio di desideri, troppo oppresso da una realtà che non vuoi; canzoni di carne e sangue, poesia quotidiana. La E Street Band al gran completo, con un suono al culmine. Quasi due anni di scrittura e registrazioni per un wall of sound spectoriano con una ventina di musicisti e una squadra di produzione.

Thunder Road è incorniciata nel pianoforte di Roy Bittan, la storia di un amore, di una fuga, di una speranza di un domani migliore in un crescendo trascinante, Born to Run è l'inno dell'album tra rintocchi di tastiere e le raffiche d'organo di Federici, l'inno per i vagabondi d'America. La bellissima Backstreets si innalza sopra un respiro epico di accordi di pianoforte e un vento d'organo e racconta una toccante storia d'amicizia nelle strade di periferia, tra case abbandonate sulla spiaggia e juke-box bar: riposate in pace, miei sogni infranti, sulle urla della chitarra di Bruce. Night e She's the one sono invece due tiratissimi pezzi rock, la prima una giostra di pianoforte, sassofono inconfondibile di Clarence Clemons e chitarra, la seconda un boogie infuocato scritto per una specie di angelo caduto dalla bellezza che uccide, luoghi segreti.../ con un angelo nei suoi occhi / che racconta bugie disperate

Rimane la lunga, epica Jungleland per questo Bruce alla vetta del suo romanticismo da strada, una piccola sinfonia-rock. E' una notte in cui il mondo intero è in silenzio e le chitarre brillano come coltelli: apre un violino di miele che suona le corde del cuore e precipita nel tema di piano di Bittan e nel mare d'organo; la voce quasi rotta dall'emozione a dipingere visioni da gioventù bruciata di Magic Rat, gang di mezzanotte, sognatori, ragazze che ballano, disperati che svaniscono a un solo sguardo, tutto trasfigurato e portato tra le stelle dal sax solo di Clemons. Springsteen ha scritto i suoi sogni nelle leggende del rock, se una sera vi va di sparire anche voi giù per Flamingo Lane premere play

Dopotutto, dietro i sogni romantici, una consapevolezza davvero amara ci ritorna in mente, le ultime parole di Backstreets, cantate nella tempesta:

...ti ricordi tutti i film, Terry, che siamo andati a vedere
cercando di imparare a camminare come gli eroi che pensavamo di dover essere?
E dopo tutto questo tempo abbiamo scoperto che siamo come tutti gli altri,
prigionieri in un parcheggio e costretti a confessare
di doverci nascondere nelle strade di periferia

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