Prima di scrivere questa recensione mi sono chiesto :"Come descrivere con delle semplici frasi un album così maturo, così illuminante,  intenso, sarcastico verso la società e stimolante allo stesso tempo?". In effetti è un'ardua impresa perchè il settimo album in studio dei Butthole Surfers uscito il 2 Aprile del 1996 è un susseguirsi di strambe bombe Hardcore  come "Birds", "Ulcer Breakout" o "L.A" e acide ballate psichedeliche quali "Cough Syrup", la famosissima "Pepper", l'assurda "Jingle Of A Dog's Collar" e la MERAVIGLIOSA "Let's Talk About Cars"; a mio parere non solo un capolavoro dal punto di vista del rock psichedelico, ma un meraviglioso esempio di quell'arte performativa che ha sempre influenzato i Surfisti. Inoltre le duttilissime performance vocali di Gibby Haynes che passano dal melodico al più urlato possibile rappresentano un ulteriore piacevole sorpresa.

L'album si apre con "Birds", una canzone decisamente Hardcore Punk con un retrogusto psichedelico molto piacevole per poi proseguire con la riflessiva Cough Syrup che riflette su come "lo sciroppo per la tosse sia cattivo"..... La terza traccia è la celebre "Pepper" un interessante esperimento che collega il Rap Rock ad un distorto ritmo riflessivo ed esistenziale. "Thermador" ed "Ulcer Breakout" sono due corposi brani distorti; il primo in una sorprendente chiave Noise rock tradizionale il secondo segue invece dei classici schemi Punk-Rock.

A questo punto l'album cambia partendo dall'ottima ballata "Jingle Of A Dog's Collar" caratterizzata da sonorità melodico esistenziali che in qualche modo permettono all'ascoltatore di abbandonarsi completamente al brano, chiave, seguita poi dalla sarcastica "Tv Star" che ridicolizza la nostra società, basata su di una fittizia e lobotomizzante apparenza delle celebrità. "My brother's Wife" è un maturo ed interessante esperimento sonoro di vera matrice "Performative". "Ah Ha" è più melodica e tranquilla, mentre "The Lord Is A Monkey" ha atmosfere decisamente più "noise" e claustrofobiche. Si arriva quindi alla STREPITOSA "Let's Talk About Cars", davvero un meraviglioso esempio di arte originale. Si tratta di una ballata acida composta da  una profonda musica di sottofondo e da una bellissima conversazione in francese tra un uomo e una donna che parlano di arte in generale; da Warhol al cinema francese, alle differenze culturali. La canzone sfocia poi in un ritornello parlato enunciato da una voce rindonante ed aurea. "L.A" è un altro brano Hardcore molto energico, mentre "Space" rappresenta l'ultima chicca dell'album che sembra collegarne tutte le diverse sfaccettature. Il Brano collega infatti gli elementi tranquilli delle ballate psichedeliche ad elementi decisamente "Noise".

Per concludere vorrei ribadire come a mio parere quest'album rappresenti forse il punto d'arrivo dal punto di vista artistico dei Buttholes, che riescono a creare non solo canzoni e brani epici, ma anche una struttura e un'atmosfera di album a mio parere mai raggiunta prima.

 

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