"To Mega Therion" la grande bestia, monolite centrale nella maestosa triade di capolavori marchiati Celtic Frost, tre dischi che immettono prepotentemente nel metal estremo ottantiano l'avanguardia e la sperimentazione sonora.
I riff catacombali e rallentati soffocati in intelaiature ritmiche potenti e minimaliste godono di frequenti, veloci e violenti cambi di tempo accellerati e granitici, la voce di Tom G Warrior a rievocare la furia e le paure umane primordiali e la sua chitarra a creare scenari evocativi, oscuri, e decadenti che abbracceranno l'intera opera del geniale trio elvetico.
Imponenti orchestrazioni ancestrali e maestose create dai fiati adornano le composizioni più avanguardiste, la voce fascinosa e ipnotica della cantante soprano Claudia Maria Mokri aleggia sull'opera come un angelo dalle ali rotte, i suoi lamenti e i suoi richiami si infrangeranno su muri deflagranti di suoni neri e dolenti, ritmiche ostinate e rabbia primitiva.
Fin dall' iniziale strumentale "Innocence And Wrath" si respira l' atmosfera sofferta e mistica del disco, il suono dei corni si innalza maestoso tra le tonanti percussioni per sfociare direttamente in "The Usurper", intensa e possente che va a tracciare le coordinate sonore dell' opera, portata alla sua sublimazione in pezzi classici come la devastante "Circle Of The Tirants", immersa in veloci e strazianti cambi tempistici e feroci ripartenze o le sferzanti, sinistre e dure elucubrazioni sonore delle crudeli "Jewel Throne", "Eternal Summer", "(Beyond The) North Winds" e "Fainted Eyes" veri e propri diademi metallici ossessivi e geniali adornati da liriche misticheggianti e filosofiche.
La gemma sinfonica "Dawn Of Megiddo" rallentata e maestosa, flagellata dai fiati gravi e da un incedere morboso riporta a visioni antiche, orde di esseri soffocati in armature dorate e lucenti avanzano lentamente e angosciosamente verso la loro fine attraverso una nebbia caliginosa e acre, l' opera si chiude con "Necromantical Screams" corale, decadente e ombrosa marcia dolorosa verso il nulla, dominata dai toni sperimentali e dal chitarrismo plumbeo di Warrior che si miscela ai pesanti toni orchestrali degli ottoni, le roche proclamazioni di Tom vengono affiancate dall'angelica voce del soprano.......suggellando così un'opera d' arte.
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