Può una canzone sola valere un intero disco? Forse, in questo caso no.

Può valerne l'acquisto? Dipende, in questo caso no.

Può valerne la segnalazione? Sicuramente!

Quindi ascoltatevi la traccia numero 2, "Pardon My Freedom", e giudicate.

Questo gruppo dal nome impronunciabile (anche se sullo sticker della copertina hanno aggiunto un "chk chk chk") fa una musica che qualcuno ha definito "dance punk", cui affianca testi estremamente politicizzati cantati con rabbia, a volte addirittura urlati.

Il cd alla lunga è forse un po' ripetitivo, ma quella canzone è veramente bella: parte con una base disco anni '70, continua con un parlato tranquillo per poi esplodere in un ritornello in cui sembra di sentire il caro buon vecchio Trent Reznor.

"Like a give a fuck / Like a give a shit about that fuck / Like I give a fuck about that motherfucking shit."

Consigliata (la canzone) a chi ha un po' di rabbia repressa (chi non ne ha?) e ha bisogno di sfogarsi!

Il cd invece non me la sento di consigliarlo: se magari avete modo di ascoltarlo...

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