Dopo due concept album, Baglioni si trasferisce a Parigi con l'intenzione di produrre un'opera rock. Intanto il non male "Gira che ti rigira amore bello" non ha tenuto il passo nelle vendite del precedente "Questo piccolo grande amore".
Conosce Vangelis, ex degli Aphrodite's Child (quelli di Demis Roussos), un polistrumentista al quale propone di produrre un'opera rock, ma che non verrà mai fatta.
Ciononostante si va a produrre un album di canzoni divise tra il tema dell'amore ("E tu...", "Chissà se mi pensi") e qualche ricordo del passato ("Oh Merilù"). C'è anche spazio per una rielaborazione musicale di un componimento in romanesco di Trilussa ("Ninna nanna dalla guerra") (intitolato "Ninna nanna nanna ninna"), probabilmente per, come mi è capitato di leggere in una rivista qualche anno fa, rispondere a De Gregori che sembrava aver affermato negli anni '70 di "voler inquinare il fiume della canzone d'amore di Baglioni e simili").
Ad ascoltare diverse volte questo album in tanti anni devo dire che è molto bello, superando i due precedenti. Se "E tu" è oramai un classico della canzone d'amore, accanto a "Questo piccolo grande amore" e "Sabato pomeriggio" (non dimenticando "Amore bello") di altre perle o quasi tali qui ce n'è. Ma andiamo per ordine.
"Oh Merilù" riporta alla passione di molti giovani italiani che suonavano musiche negli scantinati dei palazzi alle note dei grandi successi dei Beatles, Rolling Stones o simili. La Merilù sarà stata una cotta del cantautore.
"E me lo chiami amore" riporta alle grandi o piccole incomprensioni che poi fanno terminare un amore. Bella melodia - testo: uno sfogo e delle considerazioni del cantautore sull'amore, che amore non sembra essere, con la sua innamorata.
"Ad Agordo è così" Baglioni canta delle sue piccole esperienze e delle abitudini della gente del piccolo paese di montagna sulle alpi bellunesi, dove sono nati i genitori della moglie di allora, Paola Massari.
"Ninna nanna" è un bell'esercizio musicale su un testo contro la guerra, ma che in bocca al Baglioni dell'epoca risulta secondo me inadatto. Comunque nel coro c'è un che di modernamente e giovanilmente popolare (dei settanta).
"Chissà se mi pensi" lo penso come una continuazione e uno sviluppo di "E me lo chiami amore": ricompostasi in lui la situazione spiacevole di "E me lo chiami amore", il protagonsita chiede alla sua donna se lo stia pensando e se ci sia ancora un posto nel suo cuore (e se ci fosse di non tenerlo più nascosto). Bellissima.
"A modo mio" è un brano quieto che si apre poi su un orizzonte emozionale leggermente più vasto, in cui Baglioni dà sfogo a tutta la sua carica romantica, specie nel finale ("...e poi sei venuta tu/amore mio"). A mio parere uno dei più grandi gioielli di Baglioni, sotto i maggiori classici tra il '72 e il '75 e prima di "Avrai" e "Strada facendo", i due altri grandi classici baglionani degli anni '80.
De "Il mattino si è svegliato" i versi ricordano una certa poesia dell'800, le cui immagini stilizzate della natura sono affascinanti nel loro procedere, grazie alla musica e alla voce del nostro Claudio.
"Quanta strada da fare" la ricordo ancora come il primo brano del lato b, presente in una raccolta in cassetta di cantautori che mio padre riceveva in regalo dal benzinaio, ogni volta che faceva il pieno. Ero piccolo, ma 'sta canzone mi aveva conquistato sin dal primo ascolto. Anni dopo risentendola (2002) noto certi passaggi che mi ricordano le musiche dei film degli anni '70, di polizieschi americani e (soprattutto) poliziotteschi italiani. Riguardo al testo leggevo che si tratta di una specie di avventura "on the road": ogni quartina del testo è una voce nell'elenco delle cose che il protagonista vede lungo il cammino. Ci troviamo davanti a un brano molto datato, ma molto bello.
Lo spirito giovanilistico e un pò hippy del decennio precedente caratterizza "Canto", dove vengono pronunciate le seguenti parole: "All is loving all is love/.../never lose your faith in love". Baglioni in un'intervista avrebbe ricordato che nel 1968 non ricordo dove tanti giovani intonavano queste parole. Un bel finale per un album molto ma molto godibile.
Ho sempre pensato che Baglioni sia stato il primo cantautore prettamente e strettamente giovanile in termini di forte immediatezza e immedesimazione, da non avere avuto discepoli che ne abbiano seguito quasi interamente l'esempio tranne Max Pezzali dell' "Uomo Ragno" sino a "La dura legge del gol". Ci ho pensato ultimamente: Baglioni e Pezzali sono due mondi diversi di due decenni diversi; eppure trovo uno stesso sentire e vivere giovane nelle piccole cose e situazioni della vita che in altri grandi cantanti e cantautori dei decenni dai '70 ai '90 non ho assolutamente trovato.
Ah, sì, credo cosa sia che li accomuna: l'uso del gergo più o meno presente all'interno delle canzoni. Su questo paragone credo che ci sarà qualcuno ad essere d'accordo con me...
Elenco tracce testi e video
01 E Tu (00:00)
accoccolati ad ascoltare il mare
quanto tempo siamo stati
senza fiatare
seguire il tuo profilo con un dito
mentre il vento accarezzava piano
il tuo vestito
e tu
fatta di sguardi tu
e di sorrisi ingenui tu
ed io
a piedi nudi io
sfioravo i tuoi capelli io
e fermarci a giocare
con una formica
e poi chiudere gli occhi
non pensare più
senti freddo anche tu
senti freddo anche tu
e nascoste
nell'ombra della sera poche stelle
ed un brivido improvviso
sulla tua pelle
poi correre felici a perdifiato
fare a gara per vedere
chi resta indietro
e tu
in un sospiro tu
in ogni mio pensiero tu
ed io
restavo zitto io
per non sciupare tutto io
e baciarti le labbra
con un filo d'erba
e scoprirti più bella
coi capelli in su'
e mi piaci di più
e mi piaci di più
forse sei l'amore...
e adesso non ci sei che tu
soltanto tu e sempre tu
che stai scoppiando
dentro il cuore mio
ed io che cosa mai farei
se adesso non ci fossi tu
ad inventare questo amore
e per gioco siam caduti coi vestiti in mare
ed un bacio e un altro e un altro ancora
da non poterti dire
che tu
pallida e dolce tu
eri già tutto quanto tu
ed io
non ci credevo io
e ti tenevo stretta io
coi vestiti inzuppati
stare li' a scherzare
poi fermarci stupiti
io vorrei cioè
ho bisogno di te
ho bisogno di te
dammi un po' d'amore...
e adesso non ci sei che tu
soltanto tu e sempre tu
che stai scoppiando dentro il cuore mio
ed io che cosa mai farei
se adesso non ci fossi
tu ad inventare questo amore.
05 Ninna Nanna Nanna Ninna (00:00)
Ninna nanna nanna ninna
er pupetto vo' la zinna
fa' la ninna dormi pija sonno
che si dormi nun vedrai
tant'infamie e tanti guai
che succedono ner monno
tra le bombe e li fucili
de li popoli che so' civili...
Ninna nanna tu non senti
li sospiri e li lamenti
de la pora gente che se scanna
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio della razza
de la gente che se scanna
per un matto che comanna
e a vantaggio pure d'una fede
per un Dio che nun se vede...
ma che serve da riparo
al re macellaro che
sa bene che la guerra
� un gran giro de quattrini
che prepara le risorse
pe' li ladri delle borse...
Ninna nanna ninna nanna...
ninna nanna ninna nanna...
ninna nanna ninna nanna...
ninna nanna ninna nanna...
Fa' la ninna fa' la nanna
fa' la ninna che domani
rivedremo ancora li sovrani
che se scambiano la stima
boni amichi come prima
so' cugini e fra parenti
nun se fanno i complimenti
torneranno proprio tutti uguali
li rapporti personali...
senza l'ombra d'un rimorso
sai che ber discorso
ce faranno tutti 'nsieme
su la pace e sul lavoro
pe' quer popolo cojone
risparmiato dar cannone...
Ninna nanna ninna nanna...
ninna nanna ninna nanna...
ninna nanna ninna nanna...
ninna nanna ninna nanna...
07 A Modo Mio (00:00)
Io nella vita ho fatto un po' di tutto
non so se ho fatto poco oppure tanto
non sono stato un santo e questo lo sa pure Dio
lo sa pure Dio...
Ho camminato con la pioggia e il vento
ho riso spesso e qualche volta ho pianto
e cento e mille volte son rimasto solo io
e me la son cavata
sempre a modo mio...
A modo mio
a modo mio
che tu ci creda o no
a modo mio...
a modo mio
a modo mio
avrò sbagliato ma
a modo mio...
E tu che sei comparsa tutt'a un tratto
e in un momento hai colorato tutto
tu sei diversa sei importante ed ho paura io
ho paura io...
e chissà se ci riuscirò
a dirti che
ti amo a modo mio...
A modo mio
a modo mio
per una volta ancora
a modo mio...
a modo mio
a modo mio
poi sei venuta tu
amore mio...
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