Questo cd i "Consorzio Suonatori Indipendenti" lo registrarono al programma "Acoustica" di VideoMusic nel 1994. 11 lunghi pezzi unici, lunghi e struggenti. Caratterizzati da un softrock gotico, una sorta di classic-folk esoterico, che li rende incredibilmente leggeri ed orecchiabili, e profondi dopotutto.

Giovanni Lindo Ferretti, da, seduto, la schiena al pubblico, mentre tutto il gruppo gli da la fronte, come fosse il direttore di un'orchestra sperimentale. E in effetti il misto di generi che si confonde dalle ceneri dei CCCP sembra puro sperimentalismo alternativo e gotico.
Caratterizzato da un pianoforte struggente e marcato, G.L.Ferretti, ci spinge all'emozione con "In Viaggio": "... viaggiano i perdenti, più adatti ai cambiamenti..."
Per Ferretti la musica deve sovrastare ogni cosa, la particolare monotona scelta vocale, come ci dimostra in "Inquieto", è scelta appositamente per dedicare il più spazio possibile a questo sound inquieto, dolce, gotico, a volte inquietante. Lontani dal Punk dei CCCP i CSI si dedicano a qualcosa di davvero stupendo. Per loro il suono è un'arte ben oltre la capacità di recensirla, è qualcosa che va oltre il muro normale d'uno stereo, d'un approccio acustico, la musica per loro è assoluta, è ogni cosa che gira intorno al mondo, e alla quale gira intorno il mondo, la musica, di qualunque genere o estrazione, è pura voglia, pura sensazione, qualcosa che va ben oltre l'ascolto, è una sorta di orgasmo audio-vocale, da dedicare a chiunque la ami, la musica è così, per G.L.Ferretti, un'amante, capricciosa, sfuggevole, viziata, benevola, crudele e bellissima.
E' feroce, è una fiera pronta a sbranarti nelle sue fauci sonore, è qualcosa d'indomabile, che ti porta dove vuole solo lei, qualcosa che ti spinge ad essere ciò che sei. La musica è memoria, è forza, è pensiero, parole, la musica è l'arte assoluta, è la completezza nelle dita, negli occhi, nella voce dell'artista.

I CSI ce lo gridano, piano e forte con "In Quiete", spolverate quest'album, e pompatelo al massimo, mettevi al centro della vostra stanza-audio, stendetevi per terra, o restate in piedi, o muovetevi, ma fatevi pervadere, possedere, amare da questo suono, violento-pacato-passionale-odioso-incredibile. E ditemi se non vi costringe a sognare.
E se per un attimo vi dovesse sbalzare il cuore, se le vene che lo pompano, se quelle arterie per un attimo, saltano, e raggiungete leggermente la grazia...
Sorridete.

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