Quintetto ligure di rock progressivo, autore dell'album omonimo pubblicato nel 1976.

Gruppo formato da cinque musicisti; album omonimo pubblicato nel 1976; descritto come progressive italiano di matrice elettronica (non sinfonica); album concept ispirato a Notre Dame de Paris; sonorità dominate da pianoforte e tastiere; presenza di una chitarra ospite (Vittorio De Scalzi) segnalata nella recensione.

Recensione di cherubinileo sull'album omonimo dei Corte dei Miracoli (1976). Apprezzati gli arrangiamenti, il pianoforte e l'uso dei sintetizzatori; criticate le linee vocali e alcuni testi. Il disco è un concept ispirato a Notre Dame de Paris. Voto finale 4/5.

Per: Appassionati di rock progressivo italiano, collezionisti di dischi e amanti di tastiere e sintetizzatori.

 In definitiva penso che questo sia un buon disco di progressive italiano (elettronico non sinfonico!!), originale e ben arrangiato, con ottimi intermezzi strumentali, che ha avuto forse la grande colpa di contenere testi di gusto Hippie con almeno 5 anni di ritardo.

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