Noi italiani abbiamo vissuto un regime totalitario e siamo stati poi il paese che ha avuto il piú forte partito comunista d´Europa. Certamente esiste una correlazione entro questi due fenomeni, che hanno lasciato una forte eredità ideologica che oggi peró sa troppo di retorica. Retorica spesso usata nella dialettica della politica di palazzo, dialettica della falsitáà in quanto contrappone due schieramenti ideologicamente uguali. E se nel passato queste due ideologie erano totalmente differenti, nei fatti si sono rivelate con la stessa brutalità e violenza.

Nel libro in questione ci sono circa settecento pagine piene di informazioni e dati riuniti da storici e ricercatori, che hanno riunito vario materiale reso acessibile dopo la caduta del muro di Berlino. La parte piú documentata e di maggior importanza è quella dedicata all'ex Unione Sovietica. Sono presenti anche, quei regimi comunisti che si sono macchiati di crimini contro le persone, cioè tutti: dalla Cina a Cuba, dall´area africana alla sud-americana.

Ho scelto, in questa sede, di analizzare solo un aspetto della complessa questione, descritto nella prima parte da Stephané Courtois, cercando di comporre un collage usando delle citazioni (in corsivo) tratte dalla stessa. Vorrei riportare questa tabella come massima sintesi dei dati contenuti nel libro relativi ai crimini contro le persone:

  • Urss, 20 milioni di morti

  • Cina, 65 milioni di morti

  • Vietnam, 1 milione di morti

  • Corea del nord, 2 milioni di morti

  • Cambogia, 2 milioni di morti (circa un quarto della popolazione in tre anni e mezzo)

  • Europa dell´Est, 1 milione di morti

  • America Latina, 150.000 morti

  • Africa, 1 milione 700.000 morti

  • Afghanistan, 1 milione 50.000 morti

  • movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10.000 morti

Queste morti sono dovute principalmente a : “esecuzione capitale (impiccagione, fucilazione, annegamento, fustigazioni, e in alcuni casi, gas chimici, veleno o incidente automobilistico; l´annientamento per fame (carestie indotte e/o non soccorse); la deportazione, dove la morte puó avvenire durante il trasporto o sul luogo di residenza e/o di lavoro forzato (sfinimento, malattia, fame, freddo); guerre civili (dove peraltro é difficile ció che rientra nella lotta fra potere e ribelli dal vero é proprio massacro di civili)”

Nazismo e comunismo (ovvero perché é comunemente piú accettato il rosso che il nero): “ Negli anni Venti-Quaranta il comunismo ha violentemente stigmatizzato il terrore messo in atto dai regimi fascisti. E´ vero che il fascismo italiano, ha spesso maltrattato e imprigionato i suoi avversari politici. Ma raramente è arrivato a uccidere...

Fino a prima della guerra, il terrore nazista ha preso di mira solo pochi gruppi; comunisti, anarchici, socialisti e alcuni sindacalisti, internati e torturati nei campi di concentramento. Dal 1933 al 1939 sono stati assassinati circa 20.000 militanti di sinistra, oltre ai tedeschi che non corrispondevano ai caratteri razziali degli ariani: malati mentali, handicappati e vecchi. Tra il 1939 e 1941 sono stati assassinati circa 70.000 tedeschi...ma soltanto con la guerra, si scatenò il terrore nazista: 15 milioni di civili uccisi nei paesi occupati; 5 milioni 10.000 ebrei; 3 milioni 300.000 prigionieri di guerra sovietici;1 milione e 100.000 deportati morti nei campi di concentramento; centinaia di migliaia di zingari; 8 milione di persone utilizzate per i lavori forzati e 1 milione 600.000 persone detenute nei campi e non decedute.”

Il terrore nazista ha impressionato per tre motivi: innanzitutto perché ha toccato direttamente gli europei. In secondo luogo, perché in seguito alla sconfitta del nazismo e al processo di Norimberga ai suoi dirigenti, i suoi crimini sono stati designati e stigmatizzati come tali. Infine la rivelazione del genocidio degli ebrei ha sconvolto le coscienze per il suo carattere apparentemente irrazionale, la sua dimensione razzista e la radicalità del crimine.”

I fatti parlano chiaro e mostrano che i crimini commessi dai regimi comunisti riguardano circa 100 milioni di persone contro i 25 milioni di vittime del nazismo. Questa semplice constatazione deve quantomeno indurre a riflettere sulla somiglianza che il regime, che a partire dal 1945 venne considerato il piú criminale del secolo, e un sistema che ha goduto fino al 1991 piena legittimità internazionale e che a tutt´oggi é al potere in alcuni paesi e continua ad avere sostenitori in tutto il mondo.”

I vincitori del 1945 hanno legittimamente fatto del crimine, e in particolare del genocidio degli ebrei, il fulcro della loro condanna del nazismo. Numerosi studiosi di tutto il mondo lavorano da decenni su questo argomento, a cui sono stati dedicati decine di film e di libri. Ma sul tema dei crimini comunisti non esistono studi di questo tipo...”

Di fronte alla propaganda comunista l´occidente ha dato a prova a lungo di una straordinaria cecità, causata al tempo stesso dall´ingenuitá nei confronti di un sistema particolarmente perverso, dal timore della potenza sovietica e dal cinismo dei politici e degli affaristi.”

occultamento della dimensione criminale riguarda in primo luogo l´attaccamento all´idea di rivoluzione... i suoi simboli – bandiera rossa, Internazionale, pugno chiuso – risorgono ogni volta che compare un movimento sociale di una certa portata. Che Guevara ritorna di moda.”

Senza nulla togliere alle atrocità del nazismo, volevo solo evidenziare come i regimi comunisti abbiano contribuito in maniera massiccia a rendere questo ´900 terribilmente sanguinario, come se non fossero bastate le due guerre mondiali. Vorrei invitare tutti, quindi, a lasciar perdere gli inutili scontri ideologici che ancora oggi esistono fra destra e sinistra, residui di una storia politica ormai superata, e spesso usata a favore dei politici in una dialettica di palazzo falsa e ingannevole, buona per riempire i rotocalchi e i telegiornali, per togliere l´attenzione da altri aspetti della vita politica ben piú importanti.

Questo libro pubblicato in Francia nel 1997, è uscito in Italia l´anno successivo per la Mondadori.  Come tutti avranno capito non è un libro leggero, sia per la mole che per i contenuti; personalmente ho approfondito solo le parti dedicate all´ex U.R.S.S., la Cina e Cuba e posso affermare che mi è bastato per avere una visione chiara di questo lato della storia che per anni ci é stato oscurato. Se agli americani o alla Chiesa, che raccontavano che i comunisti mangiavano i bambini, non ho mai creduto, non posso di certo restare indifferente ai contenuti di questo importante documento, che ha contribuito a cancellare quel poco di simpatia che nutrivo verso l´ideologia comunista. Ora mi tengo stretto alla mia vena anarchica, che, quanto a ideale politico non ancora tradotto in pratica rimane incolume dai giudizi storici.

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