Qualcosa nel marketing discografico risulta ancora bizzarro: per quale motivo tutti gli inediti che troviamo raccolti nel Bonus-CD di questo nuovo ed ultra raffinato cofanetto "The Next Day Extra", sono stati in gran parte sprecati per la versione di "The Next Day Deluxe" (bonus tracks irripetibili come: “Plan”, “I’ll Take You There”, l’eterea: “So She”) e per la Deluxe Edition giapponese (con la bellissima e cinica "God Bless the Girl")? Non sarebbe stato meglio godersi, in una sequenza vertiginosa, tutti gli inediti, proprio in coincidenza dell’uscita di The Next Day Extra? No! Probabilmente saremmo stati colti da troppo stupore; proprio perché "The Next Day", di David Bowie, è in assoluto il miglior album del 2013 e (senza perderci in inutili puntualizzazioni ed interpretazioni storico-critiche), un classico perfetto e monumentale da aggiungere urgentemente alla sua lunga lista di capolavori imprescindibili.

Il "The Next Day Extra", oltre a contenere il brillante CD dello scorso marzo e il DVD (dei video: "Where Are We Now?", "The Stars Are Out Tonight", "Valentine’s Day", "The Next Day"), si caratterizza soprattutto per la musica del Bonus-CD. Questo raccoglie, i bonus tracks già menzionati, un remix di “Love Is Lost” del super-bravo James Murphy (dei LCD Soundsystem (con framezzi ben azzeccati da “Ashes To Ashes”)), un trascurabile remix di “I’d Rather Be High”, e ben quattro inediti fiammeggianti che lasciano senza fiato: il super-electric-rock di "Atomica", il climax retro-futurista di “The Informer” (“I’ve got major questions about the Lord above, about Satan below, about the way we love”), il godibilissimo pop beatlesiano di “Like A Rocket Man”, l’esplosiva “Born In A UFO” (qui Bowie si riprende ciò che Bauhaus e Suede hanno “saccheggiato” a piene mani dal suo repertorio berlinese).

Dopo questi nuovi quattro inediti l’ascolto dell’intera opera assume una nuova Gestalt Bowie annulla il senso del tempo e dello spazio e per un attimo non sappiamo più che età abbiamo. The Next Day Extra è l’oggetto-Rock del 2013: il desiderio inconscio dei bowiani: un capolavoro con 22 brani che non lasciano spazio a dubbi o tentennamenti su qualità ispirazione genialità.

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