Creare e distruggere come un UNICUM, fine ultimo dell’esistenza intera. Psicadelia, dipendenza, carne, letteratura, oscurità, creazione, repulsione, droga, illusione: il tutto e il niente insieme. L’atto della scrittura o della messa in pellicola di un libro è sempre un atto intrinsecamente fecondativo: presuppone un'unione, un amplesso, una fusione tra significante e significato, un atto di congiunzione di intenti e di stimoli. Gli stimoli possono venire da un ricordo, un odore, un colore, da un’atmosfera, da un’allucinazione chimica o da una strana percezione della realtà coesa e resa viva in quel determinato momento. La reazione può materializzarsi in inchiostro, in pennellate di colore, in notturne note di sax, in caratteri arabi scritti da destra verso sinistra su una vecchia macchina da scrivere o in visioni percettive applicabili a qualsiasi cosa riproducibile per immagini. Infine sul piano puramente fisico, tangibile, concreto: la scrittura ha sempre una certa dimensione di fisicità, sia che si lascino tracce di inchiostro su un foglio con una penna sia che si battano con vigore i tasti di una macchina o si percepiscano i BIP sulla tastiera di un computer.

E’ la famosa fusione di amorosi sensi tra lo scrittore e la macchina.

Cronenberg nel suo “Pasto Nudo” (il film) ha riversato tutto il denso lattice della psichedelia narrativa di Burroughs (il libro), mescolandolo insieme in un’unica provetta, essenza di umore nero kafkiano (umore di scarafaggio, fluido vitale di insetto) e tracce informi di suggestioni retrò davvero affascinanti e ipnotiche. La New York del 1953 è il punto di partenza per una vertiginosa introspezione nell’inconscio mentre la tappa intermedia è Tangeri, con i suoi mercati all’aperto e le sue fumerie d’oppio. L’approdo finale è, evidentemente, la cancellazione, il resetting mentale, l’amnesia necessaria per tornare a creare.

DISTRUGGERSI per poi RINASCERE.

Un disinfestatore-scrittore si lascia coinvolgere in una intricata missione (letteraria?): generare parole, redigere un fantomatico rapporto su una società segreta, ed assestare un proiettile nella fronte della moglie tossicomane (fastidioso collegamento con la realtà dei fatti che fu...).
Sotto gli effetti di una portentosa nube di giallo piretro (veleno per gli insetti, oro per gli uomini) l’uomo-scarafaggio perde così ogni connessione col reale, per sprofondare in un universo onirico popolato da deformati personaggi dal polimorfo apparato ghiandolare. Le secrezioni (materia vivente, fluido amorfo, essudato prezioso) ad indicare la via: cibo per il corpo e per la psiche. Una macchina da scrivere, mezzo indispensabile per compiere l’atto “sessuale” della scrittura, è il bene prezioso da trafugare, da contrabbandare di nascosto, porta verso un sospirato groviglio di alterità somministrata in dosi via via maggiori. Intanto putrescenti brandelli di esistenze in decomposizione si confondono con i fantasmi angosciati partoriti dall’oscuro utero della mente umana, e periscono sotto una tentacolare rete di ragnatele intessuta dal non-senso: destrutturazione.

Non-senso come parola cardine della (non)narrazione in atto.
Cronenberg ritorna prepotente come mai con le sue ossessioni di sempre: la mutazione della carne, la fobia nei confronti dell’atto sessuale /castrazione (fobia qui significativamente declinata nel tema della non-fecondante sessualità omoerotica dell’artista), il dominio impossibile su certe profonde sfere del subconsciente.
Gran film.
Criptico, affascinante, “malato”, geniale nelle sue torbide (e per buona parte oscure) allusioni/illusioni circa il processo creativo dello scrivere. Destrutturante, scardinante emotivamente, fuorviante sul lato destro del cervello, contro-contraccettivo, deviante, disturbante e mentalmente malato a un punto border-line di “non ritorno”. Film difficilmente gestibile e pressoché impossibile da recensire in termini prettamente narrativi e razionali.

Attenzione: la visione di questo film provoca disturbi e alterazioni neurologiche della realtà. Prescrivere sotto consiglio medico e/o in presenza di persone in grado di reggere l’intera visione. In quel caso: DIFFIDARE assolutamente di quelle persone!!

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