Deca, come Lucifero, non ti delude mai e illumina la tua strada.
Non per caso fu lui a firmare quel potente inquietante album dal titolo "Lucifero Alchemico" qualche anno fa, dando prova di sapere sempre dove guardare e dove farti guardare.
Vero alchimista del suono come riportato da moltissimi critici e media, ad oggi uno dei più importanti compositori che abbiamo in Italia, con "neuronte" (uscito nel maggio scorso) Deca mette un altro tassello potente nella costruzione della sua sterminata e varia discografia. Per me è una scoperta recente, ma mi sono rifatta presto. Quando pubblicava il suo primo album io ci avrei messo ancora una decina di anni a nascere. Di quel disco in vinile è impossibile averne una copia originale, non se ne trovano e comunque costerebbero un botto. Mi sono accontentata di una ristampa recente comunque quasi introvabile pure quella. Lo cito perché confrontando quel debutto di quaranta anni fa con "Neuronte" si capisce quanta strada ha fatto l'autore e quanto ha costruito.
"Neuronte" è uno dei lavori più belli del 2025 sicuramente. Fuori dagli schemi e dai generi pur abbracciandone molti. Suoni PAZZESCHI. Atmosfere da distopia e da psichiatria, ma senza eccessi e senza provocazioni. La mano del musicista classico con solide basi si avverte bene. Anche quando sperimenta lo fa con cognizione. Padronanza degli strumenti assoluta, capacità di coinvolgere e di lasciare traccia nel subconscio. Uno che di sogni ha saputo scrivere tanto e bene.
La title track è forse il pezzo più immediato e più drogante. Il ritmo non ti molla più. Potrebbe durare venti minuti e non te ne accorgeresti. Il tempo si ferma e si riavvolge su se stesso. All'infinito. Se non fosse per quella chitarra lancinante che entra nel finale, due note, ma messe lì perfette.
Poi il rock psichedelido-elettronico di "Serpente Paramentale", brano acquatico e ambiguo. Poi la sinfonia quasi dodecafonica di "Koinophobia" da brivido. Poi si entra in una ulteriore dimensione di musica che pochi saprebbero replicare. "Possessione Subliminale" capolavoro. Altro pezzo che potrebbe durare mezz'ora e resteresti lì basito a lasciarti succhiare il cervello giorno e notte. Qualcuno qui aveva scritto del videoclip, certamente un bel lavoretto dark e pieno di messaggi subliminali, ma la musica è quello che fa la differenza. Traccia numero 6 dell'album. Segnatevela.
La chiusura è forse la cosa che mi convince meno. Più aperta, cosmica, sembra voglia farti tornare nella normalità, coi piedi sul suolo lunare perché è più vicino del suolo di Pultone dove ti ha portato prima. Come minimo. "Onironaut" brano quasi new-age, ma tanta roba in ogni caso. Con dei bassi da sentire a massimo volume.
A proposito di video, c'è anche quello di "Hypnosi Semantica" che è una bomba. Il pezzo più sperimentale e angosciante dell'opera. Suoni anche qui da dare una lezione a tante varie celebrate star dell'elettronica.
Deca è il Lucifero dell'arte del suono. Alchemico, gnostico, onirico. Premonitore sottile. Mai piegato a logiche commerciali, raramente sceso a compromessi. C'è solo da prendere esempio. Voglio seguire gente come lui. Vorrei sapere essere come lui.
Elenco e tracce
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