The Flaming Lips -Transmissions from the Satellite Heart
La prima volta che lo ascoltai non ci capii una sega. Alla seconda volta, neanche. Forse è per questo che mi è piaciuto abbestia! di più
Steve Hackett -Voyage Of The Acolyte
Con un sound molto attaccato ai Genesis. Ma lo adoro comunque! di più
Black Sabbath -Paranoid
In super-mega-ultra-iper-fregna-deluxe edition! di più
Miles Davis -Kind of Blue
Dovrei ascoltarlo più volte, ancora non riesco ad amarlo abbastanza di più
William Wyler -How to Steal a Million
3,5/4. Buona commedia con la solita garanzia Hepburn. di più
Rush -Hemispheres
Solo per "La Villa Strangiato", merita un posto in prima fila tra i dischi storici del prog di più
Deftones -Koi no yokan
I Deftones non deludono mai. One love for Chi Cheng! di più
Marillion -Sounds That Can't Be Made
Il migliore dell'era Hogarth, subito dopo Brave di più
The Fugs
Anarcoidi..non DeFinibili! di più
Roberto Benigni
A parte "Il piccolo diavolo", come regista non vale una minkia, di più
The Smoke
Simpatica band inglese attiva dal '65, suono distorto, ritornelli semplici ma azzeccati, si fanno ascoltare. di più
Suck
Sud-africani che sono riusciti nell'intento di coverizzare male sia i Black Sabbath che i Deep Purple e Donovan nello stesso album. Bella merda. di più
The Fugs
Zappa prima di Zappa, ma più incazzati e folli. Diocristo gente, sono i Fugs! di più
The Godz
La band più idiota e allo stesso tempo difficile di tutti i tempi. Si possono soltanto amare. di più
The Sonics
Dopo un album come "Here Are The Sonics!!!" tutte le altre band di garage suonavano all'orecchio più o meno come i Santo California, o al limite come i Cugini Di Campagna. di più
Donovan
Un fricchettone scozzese che vagava tra pop e rock, indiscutibilmente geniale, estroverso, dolce, sensibile, non è Dylan, al massimo è Dylan sotto allucinazioni da destrometorfano. Scusate se è poco. di più
Arthur Brown
Fuoco nel palco, nella musica, nei testi, ma sopratutto nelle palle. Se esiste un Dio a cui prostrarsi solo da ubriachi quello è Arthur Brown. di più
The Move
Per Roy Wood furono l'ultimo passo verso gli ELO, per la musica inglese una delle band più eclettiche e polimorfe della fine dei '60. di più
Rare Bird
Uno degli ensemble più dimenticati e più interessanti del primo prog inglese. Geniali, unici, rari. di più