Paul McCartney
John Lennon's estranged fiancée di più
Oceans Ate Alaska
chug chug chug...
e nient'altro di più
Black Sabbath
Insieme ai Led inarrivabili. di più
Popa Chubby
Un grande chitarrista, Grande e Grosso in tutti i sensi.... di più
Premiata Forneria Marconi -Performance
tecnicamente non si discutono, il loro punto debole purtroppo è sempre la voce di più
Metallica
Ottimi all'inizio, in calando disco dopo disco, fino a diventare I VaschiRossi americani. Stendiamo poi un velo pietoso sull'album con Lou Reed..... di più
Vasco Rossi -Siamo Solo Noi
in questo Siamo solo noi si prefigurava un Vasco emblema degli anni Ottanta del suo e nostro scontento, nonché paradigma di un rock italiano che si palesava rassegnato ad uno status di retroguardia fin dalle premesse (rispetto al caleidoscopio wave e post-punk d’oltremanica sembrava già paleolitico), ma che pur entro questi limiti (e confini) dimostrava di sapersi pensare grande. di più
Frederick Delius
Appalachia - Variations on an Old Slave Song with final chorus di più
Frost*
Progressive del XXI secolo. L'esperimento musicale più interessante degli ultimi dieci anni. Una band di culto. di più
Skin -Fleshwounds
manca l'anima Skunk Anansie, ma la sua voce potente non tradisce. di più
Eurythmics -Revenge
pop-rock di alta classe. disco senza sbavature evergreen di più
The Kolors
Troppo kolore su una tela strappata di più
Nicolai Andreyevich Rimsky-Korsakov
Testa forte del Gruppo dei cinque, colto e attento raccoglitore di canti popolari russi. Lo amo! di più
Travis
Ho sentito i loro singoli sono una cagata di più
Roberto Saviano
Grande comunicatore, come personaggio televisivo non l'ho mai inquadrato e preferisco evitare di parlarne, ma tanto di cappello. di più
Imagine Dragons
Gruppo mediocre. di più
Fabrizio Moro
Può piacere o meno, ma ha carisma, scrive dei bei testi e ha una voce che è tutt'altro da buttare. La sufficienza se la merita tutta! di più
Supertramp -Crime of the century
Da sempre uno dei miei dischi "pop" (virgolettato perché c'è anche dell'altro, qui dentro) preferiti. Il disco della maturità del gruppo e per me assolutamente il loro capolavoro, tutti gli altri (bei) lavori inseguono con l'affanno. Una sequenza di pezzi micidiale, da "School" alla fantastica title-track (melodia tra le loro migliori e vogliam parlare del solo di sax di Helliwell nel finale ?), passando per "Bloody Well Right" "Rudy" "Asylum" ecc. Io sull'Isola Deserta un posto glielo tengo volentieri. Disco perfetto, con una ricchezza di idee da applausi e nemmeno una sbavatura. di più