Vasco Rossi
Dopo i primi due album più cantautorali che rock (comunque molto belli), ha sfornato negli anni 80 altri album molto originali, alcuni anche geniali, con un bel sound rock senza fronzoli eseguito dalla Steve Rogers Band. Ancora buoni gli album fino al 1996. Da allora in poi, purtroppo, i milioni hanno completamente sopito le ambizioni e l'ispirazione, e lui vive solo di rendita di più
Claudio Baglioni
Di solito i cantautori "solo d'amore" non mi piacciono, ma lui stranamente sì: si vede che sono strano io! Anzi dirò di più, andando penso completamente controcorrente: mi piaceva molto più prima che faceva quasi solamente belle e sincere canzoni d'amore che dopo quando ha fatto cose più "sperimentali" (Oltre, Viaggiatore sulla coda del tempo, ecc.), perchè penso sia molto più bravo nelle prime che nelle seconde. E poi per me "Sabato pomeriggio" (75) e "Strada facendo" (81) sono due grandi album. Anche musicalmente non è proprio l'ultimo arrivato: arrangiamenti di Vangelis, Bacalov, ecc. di più
Piero Scaruffi
Non è un critico musicale, per essere definito tale bisogna andare all'università e studiare, esiste una laurea specifica per diventare critico musicale così come esiste per diventare critico d'arte, virologo ect. funziona alla stessa maniera per tutto. Quindi è un semplice commentatore ed opinionista con le sue preferenze ed antipatie (come lo siamo tutti qui su debaser) di conseguenza le sue valutazioni sono assolutamente soggettive e dunque inaffidabili. di più
The Syn -Syndestructible
Diciamo che Chris Squire si è tolto uno sfizio, oppure ha fatto un regalo al suo vecchio amico Steve Nardelli, o entrambe le cose! di più
Roberto Vecchioni
E non si è soli quando un altro ti ha lasciato, si è soli se qualcuno non è mai venuto
Mia madre mi diceva sempre: "smettila di bere" e non sapeva ancora che dovevo ancora cominciare
E a volte penso che io e Sergio a dirti ciao quel pomeriggio eravamo un pò bevuti, e io tiravo mamma in qua e lui pendeva un pò di là, vabbè l'ammetto: si è mancato in serietà, l'avresti fatto pure tu;
Le lettere d'amore fanno solo ridere, solo chi non ha scritto mai lettere d'amore fa veramente ridere
Grazie Prof per tutto ciò e per molto altro ancora. Non metto 5 solamente per le musiche, non sempre (purtroppo) all'altezza di più
Alberto Fortis
Grandissimo il primo album, "Alberto Fortis" del 1979, con i suoni (anche) della PFM: musiche e testi eccezionali. Molto belli anche i successivi tre, anche se "Tra demonio e santità" (1980) è molto sperimentale. Dopo si è un po' "perso" e solo per questo non metto 5. Ma comunque ha lasciato delle gemme che ancora oggi sono dei classici della musica italiana: Milano e Vincenzo, Il duomo di notte, Nuda e senza seno, A voi romani, Settembre, ma soprattutto La sedia di lillà: per me una delle canzoni più belle di sempre di più
Enzo Jannacci
Canzoni stralunate, tragiche, comiche, serie, surreali, beffarde, grottesche. E tre grandissimi album: Quelli che...(75), Ci vuole orecchio (80), L' importante (85). Anche lui abbastanza dimenticato, come Gaber; con il quale fra l'altro aveva collaborato agli albori della sua carriera e poi anche in seguito: I mitici Ja-Ga Brothers. Sicuramente due anticonformisti di più
Giorgio Gaber
Un gigante. È quello che ha rischiato di più in Italia: i suoi teatro-canzone erano semideserti all'inizio, ma lui ha tenacemente perseverato ed i risultati penso gli abbiano dato abbondantemente ragione. A mio avviso non ricordato come meriterebbe, a differenza di suoi colleghi defunti (De André, Dalla, Daniele, Battiato, Battisti) a torto, perché lui valeva come e quanto loro di più
Ivano Fossati
Eccellente sia nei testi che nelle musiche, essendo lui anche un ottimo polistrumentista e arrangiatore. È partito dal progressive con i Delirium, è passato al rock (non so perché abbia rinnegato "La mia banda suona il rock" che invece è un album stupendo dalla prima all'ultima canzone) per arrivare alla musica d'autore più colta e raffinata. È uno dei pochi, se non l'unico, che non solo non ha avuto cali in carriera, ma che è addirittura migliorato. Ed è stato anche più unico che raro che si sia ritirato dalle scene ancora in vita perché convinto di non avere più nulla da offrire al pubblico di più
Antonello Venditti
Grandissimi dischi negli anni 70, ancora molto buoni negli anni 80 (anche se più "sentimentali" e meno "incazzati" dei precedenti). Dopo "Benvenuti in Paradiso" del 1991(ancora abbastanza sopportabile) una deriva quasi totale. PS: l'album "Prendilo tu questo frutto amaro" è veramente orrendo ed i successivi non sono molto meglio, a parte forse "Dalla pelle al cuore" dove più di qualcosa da salvare c'è di più
Elio e le Storie Tese
Sarcastici, dissacranti, eccessivi, volgari, esagerati, maschilisti, misogini, triviali: tutto vero, ma a me alcuni loro pezzi fanno letteralmente pisciare sotto dal ridere. Come musicisti poi penso non si possano discutere: ognuno dei membri del gruppo è bravissimo nel suono del rispettivo strumento, anzi sono quasi dei funamboli. Dal 1999 in poi sono un pochino calati a livello di inventiva e creatività, ma penso che ciò sia dovuto soprattutto alla morte di uno dei loro componenti avvenuta nel 1998, il bravissimo polistrumentista Paolo Panigada in arte Feiez: ovviamente è stato un durissimo colpo per tutti gli altri "superstiti", anche se loro hanno cercato di non darlo troppo a vedere di più
Lucio Battisti
I brani Battisti-Mogol anni 70 fanno ormai parte del patrimonio non solo musicale ma direi anche culturale italiano. A me piacciono molto anche i dischi Battisti-Panella, anche se non hanno avuto la stessa (immensa) fortuna commerciale dei primi. In tutti i casi, musiche sempre molto innovative. L' unico disco che non mi piace è "E già" del 1982, con testi della moglie di Battisti, sotto lo pseudonimo Velezia. Ma in quel periodo Battisti era "fresco" di divorzio artistico da Mogol e la sua intenzione era quella di archiviare i grandissimi numeri di ascolto ottenuti fino a quel momento dai suoi dischi: operazione perfettamente riuscita. di più
Lucio Dalla
Ottimo musicista (anche jazz), ottimo paroliere. Pur avendo avuto un evidente calo creativo da fine anni 80 in poi, ciò che ha prodotto in precedenza (compresa la magnifica trilogia con Roversi) gli garantiscono, a mio avviso, il massimo dei voti di più
Eugenio Finardi
Un vero rocker. Uno dei relativamente pochi cantautori italiani per i quali la musica non è un mero accompagnamento melodico ai testi. Livelli alti in quasi tutta la sua carriera, abbastanza sottovalutato: per me avrebbe meritato di più a livello di notorietà. Unico passo falso l'album "Colpi di fulmine" del 1985. di più
The Residents
Spazzatura spacciata per cultura. Giustamente non se li é cagati nessuno. di più
ilbuconero
L’Oca voice/guitar/VSTs
Lambic drum composer/background noise/sinth

Duo a cui piace giocare con sample, rumori e incroci di voci. Nessuna regola, nessuna pressione, tanto mal di pancia e sfoghi naturali. Una scoreggia? Esatto di più
ilbuconero -remoto
Prima pietra di un progetto che vuole fare della spontaneità e brutalità le sue caratteristiche distintive. Qui c’è l’essenza grezza del duo, senza regole o linee da seguire.

Un ringraziamento speciale a Umberto Palazzo per il Mix & Master

é in vendita nelle seguenti piattaforme, vedi link in basso

-ilbuconero | Linktree

Siamo aperti a qualsiasi giudizio/feedback, grazie! di più
R.E.M. -Fables Of The Reconstruction
sono convinto che sia il disco più imperfetto. Alti e bassi di emozioni. Ti chiedi il perchè inserire quella canzone ma continua a girarti in testa.Tutte le canzoni ti girano intorno come dei satelliti ti chiedi perchè se sono così imperfette.
Forse la bellezza non stà nella perfezione di più